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Sebastian Vettel racconta un giro dell'Hungaroring

Il pilota della Ferrari spiega quali sono i punti chiave del tracciato che ospita il Gp d'Ungheria

Terzo posto Sebastian Vettel, Ferrari.

Foto di: XPB Images

Sebastian Vettel, Ferrari festeggia il terzo posto nel parco chiuso
Sebastian Vettel, Ferrari festeggia il terzo posto nel parco chiuso
Podio: il secondo posto Nico Rosberg, il vincitore Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team e il terzo p
Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari

E’ un Cicerone eccellente quello che svela a ferrari.com come effettuare il giro perfetto all’Hungaroring. "Questo tracciato presenta molti cambiamenti di pendenza – racconta Sebastian Vetteled è molto importante tenere la corretta traiettoria. Dopo la curva 1, con un angolo molto stretto, si scende verso la 2, con una secca frenata in discesa. La tornata successiva, la 3, è molto veloce che porta ad una curva cieca, la 4, che si deve percorrere tenendo una velocità sostenuta fino alla tornata successiva. Dopo un breve rettilineo si deve nuovamente frenare prima della chicane che porta alle curve 6 e 7".

"Poi si arriva ad una delle parti del tracciato che preferisco, perché non c’è praticamente tempo di respirare. Le curve 8 e 9, infatti, sono molto fluide ed è fondamentale avere un buon assetto della vettura per poterla controllare. La curva a destra successiva, la 10, ci porta a quella più veloce del tracciato, la 11. Si può ricominciare a respirare alla curva 12, che consente anche qualche correzione sul volante" ha proseguito il ferrarista.

"Curva 13: il punto di corda si trova sul cordolo interno. E arriviamo agli ultimi due curvoni veloci. Bisogna di nuovo stare attenti con l’acceleratore, altrimenti c’è il rischio di far pattinare le gomme posteriori: in particolare quando si arriva all’ultima curva, una delle più lunghe in Formula Uno, che sembra davvero non finire mai. Dobbiamo cercare di mantenere tutta la velocità accumulata per affrontare il lungo rettilineo della partenza" ha concluso.

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