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Scoppia la guerra delle ali flessibili? Scopriamo l'intrigo di Baku

In attesa che dal 15 giungo entrino in vigore le nuove verifiche tecniche che imporranno maggiori carichi sulle ali posteriori, nel GP azero c'è la minaccia di Mercedes di presentare un reclamo, contestando la flessibilità dei profili Red Bull che rispettano il regolamento alla lettera, ma non nello spirito. Oltre alla squadra di Milton Keynes verrebbe colpita la maggioranza dei team. E la squadar di Brackley non sarebbe indenne sull'ala anteriore.

Red Bull Racing RB16B, dettaglio dell'ala posteriore

Red Bull Racing RB16B, dettaglio dell'ala posteriore

Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Red Bull mette le ali: lo slogan pubblicitario della bevanda energetica austriaca si adatta perfettamente al momento. Al GP dell’Azerbaijan potrebbe scoppiare una diatriba sulle ali mobili, in attesa che il 15 giugno la FIA faccia entrare in vigore le nuove norme di verifica sulla flessibilità delle ali posteriori.

La Mercedes ha scatenato una vera e propria “guerra santa” per bocca di Lewis Hamilton e Toto Wolff che hanno accusato la Red Bull in occasione del GP di Spagna di un profilo che si abbassa in piena velocità per effetto del carico aerodinamico riducendo la resistenza all’avanzamento sui rettilinei e tornando alla posizione statica in curva.

Il vantaggio su certe piste, come sarà quello di Baku con un dritto di 2,2 km, è evidente, mentre è stato quasi irrisorio a Monte Carlo dove Max Verstappen ha vinto lo stesso.

Red Bull Racing RB16B, dettaglio dell'ala posteriore flessibile

Red Bull Racing RB16B, dettaglio dell'ala posteriore flessibile

Photo by: Giorgio Piola

Red Bull non è sola

L’attenzione si è focalizzata solo sulla RB16B, ma in realtà il giochino è praticato da sei o sette squadre del paddock e non è detto che sia proprio la Red Bull a trarne il massimo vantaggio, visto che anche Alpine e Alfa Romeo sono delle osservate speciali. E la Ferrari non ha negato che dovrà lavorare per allinearsi ai nuovi valori.

Su sollecitazione della Mercedes (che è spesso “ispiratrice” dei cambiamenti regolamentari) i commissari tecnici della FIA hanno analizzato le immagini televisive della FOM dalle quali emergeva chiaramente il fatto che l’ala posteriore Red Bull si reclini indietro.

Wolff: "Si potevano adeguare le ali prima di Baku"

La squadra di Milton Keynes non rispetta lo spirito del regolamento, ma è indubbio che superi brillantemente le verifiche tecniche statiche che determinano la conformità dell’ala alla norma. Toto Wolff minaccia di presentare un reclamo alla Corte d’Appello Internazionale contestando lo spirito della norma e il fatto che dalla decisione di cambiare le modalità di controllo all’effettiva entrata in vigore della regola sia passato un mese.

Un tempo esagerato per adeguare le ali al regolamento: “In F1 tutto procede veloce – ha detto Wolff – si tratta di modifiche che tutti potevano fare in un paio di settimane, evitando che si usassero ancora le ali flessibili al GP di Baku dove la Red Bull potrà trarre il massimo vantaggio”.

Un cambio delle norme che tocca i costi

Il ragionamento di Toto non fa una grinza, ma altri team che non hanno le risorse della Mercedes sostengono che l’adeguamento delle ali avrà un forte impatto sui costi: " Stiamo tutti lottando per cercare di risparmiare denaro – ha spiegato Frederic Vasseur dell’Alfa Romeo - , anche tramite meno personale in pista, poi saltano fuori cose come queste. I tempi sul giro? La differenza onestamente sarà marginale. Abbiamo fatto gare per un paio di settimane di fila e non ho visto divari enormi. Ma non si tratta di questo, la mia preoccupazione è che la prossima settimana magari cambino altro, come il peso della vettura. E tutto perché magari qualcuno non riesce ad arrivare al limite...".

Horner: "Anche l'ala anteriore Mercedes flette molto"

Più circonstanziata la replica di Christian Horner, capo Red Bull: “Noi rispettiamo il regolamento per cui non temiamo i controlli. La FIA cambia il valore della verifica e ci adegueremo, ma Toto è meglio che non guardi solo la nostra ala posteriore, perché anche quella anteriore Mercedes flette molto e più della nostra: basta guardare le immagini della tv”.

È una tempesta in un bicchiere d’acqua oppure a Baku assisteremo a delle prove di forza? La Mercedes si lancerà nella battaglia delle carte bollate e la Red Bull beneficerà dell’ala flessibile sul lungo rettilineo azero? Un campionato molto bello e combattuto verrà condizionato dagli avvocati e dagli azzeccagarbugli? Lo scopriremo in questo weekend.

Ecco come cambieranno i carichi di verifica FIA sull'ala posteriore dal 15 giugno

Ecco come cambieranno i carichi di verifica FIA sull'ala posteriore dal 15 giugno

Photo by: Giorgio Piola

Ecco i nuovi valori in vigore dal 15 giugno

La Federazione Internazionale, intanto, va per la sua strada: con una Direttiva Tecnica firmata da Nikolas Tombazis, la FIA cambia l’articolo 3.9.3 del regolamento tecnico e adotta dal 15 giugno nuovi criteri di verifica, per cui il profilo principale dell’ala posteriore sarà sottoposto a una forza verticale di 1000 N, rispetto agli attuali 750 N e una forza trasversale di 750 N contro i 500 N di oggi, limitando il movimento a 1 millimetro.

I nuovi fissaggi imporranno profili meno cedevoli, ma di certo non aboliranno la flessibilità delle ali che non possono essere rigide, altrimenti si rischiano dei cedimenti sotto sforzo. Cambierà il modo di cercare la mobilità dei profili con costi che non erano preventivati nel Budget cap…

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