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F1 | Schumacher sotto pressione, rischia la... panchina nel 2023?

Mick è l'unico pilota della griglia di F1 che non ha conquistato punti insieme a Latifi. Il giovane pilota tedesco sta patendo il rinnovo biennale di Sainz alla Ferrari che gli ha chiuso la possibilità di approdare a Maranello. Ma anche il posto in Haas è a rischio, visto che Magnussen ha fatto meglio. Il figlio del Kaiser sa che il destino è nelle sue mani, ma deve invertire una tendenza negativa per rischaire di finire in... panchina nel 2023.

Mick Schumacher, Haas F1 Team, sulla griglia

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Nell’arco di due mesi la carriera di Mick Schumacher è diventata inaspettatamente in salita. Fino alla vigilia dei test di Barcellona, atto iniziale del 2022, il pilota della Haas si apprestava ad iniziare la sua seconda stagione in Formula 1, al fianco di Nikita Mazepin, e in cuor suo nutriva qualche speranza si essere considerato a Maranello un candidato ad affiancare Charles Leclerc nel 2023.

Poi le cose sono cambiate in fretta, prima con l’arrivo di Kevin Magnussen e successivamente con la conferma di Carlos Sainz fino al termine della stagione 2024.

Mick Schumacher, Haas F1 Team

Mick Schumacher, Haas F1 Team

Photo by: Jerry Andre / Motorsport Images

Le brutte notizie sono proseguite con l’avvio di stagione. Magnussen ha subito fatto capire che nel box di fianco non c’era più Mazepin, conquistando il quinto posto nel Gran Premio del Bahrain e confermandosi nella top-10 in altre due gare.

Il danese vanta 15 punti all’attivo ed è il bottino che al momento consente alla Haas di precedere Aston Martin e Williams nella classifica Costruttori. Da parte di Schumacher non sono ancora arrivati dei punti ed al momento Mick è (insieme a Latifi) l’unico pilota in questo avvio di stagione a non aver ancora concluso una gara nella top-10.

Nel box della Haas non si è mai fatta troppa politica, ed infatti Gunther Steiner non si è nascosto quando gli è stato chiesto cosa si aspetta da Schumacher.

La Haas VF-22 di Mick Schumacher dopo l'incidente di Jeddah

La Haas VF-22 di Mick Schumacher dopo l'incidente di Jeddah

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Il team principal vuole uno step, un passo avanti che finora non si è visto, ed è un requisito essenziale per considerare la presenza di Mick in squadra anche il prossimo anno.

Nell’arco di due mesi lo scenario che si trova davanti Schumacher è drasticamente cambiato: non può sperare in un futuro in Ferrari (almeno non fino al 2025) e il sedile in Haas per la prossima stagione è tutt’altro che confermato.

In questo quadro si collocano anche errori e sbavature che hanno contraddistinto il suo inizio di stagione, battute a vuoto che non sono un bel biglietto da visita per un pilota che deve cercare di far chiarezza sul suo futuro.

Mick Schumacher, Haas VF-22

Mick Schumacher, Haas VF-22

Photo by: Jerry Andre / Motorsport Images

Schumacher è comunque padrone del suo destino, dal prossimo weekend fino al termine del mese di settembre sono in programma undici Gran Premi, tutte potenziali opportunità per confermarsi all’altezza della situazione e convincere Gene Haas di essere sulla strada giusta. Se non sarà così, le alternative per Mick potrebbero anche esserci, ma all’interno di uno scenario complesso.

Schumacher è entrato in Ferrari (attraverso la Driver Academy) dal 19 gennaio 2019, in concomitanza con la sua prima stagione in Formula 2, e per proseguire il suo rapporto con Maranello è realistico pensare che debba restare legato ad una squadra motorizzata con la power unit del Cavallino.

Esclusa la Haas, resta l’Alfa Romeo, che però ha già Guanyu Zhou candidato al rinnovo e Théo Pourchaire pronto sulla rampa di lancio qualora il pilota cinese non fosse confermato.

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Per valutare altre soluzioni Schumacher dovrebbe svincolarsi dalla Scuderia, una scelta che non gli aprirebbe automaticamente altre porte. Un passo non semplice, che complica non poco la pianificazione del futuro e che mette pressione su Schumacher in vista delle prossime gare.

Se la pista lo promuoverà, tutti i dubbi svaniranno, viceversa ogni scenario è possibile, anche la possibilità di dover trascorrere la stagione 2023 in panchina o in altri contesti.

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