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F1 | Schumacher rassicura dopo il botto: "Sarei pronto a correre"

Mick Schumacher ha ribadito che sarebbe stato in grado di prendere parte al Gran Premio dell'Arabia Saudita se la Haas avesse deciso di ricostruire le sua monoposto dopo il terribile botto di ieri.

Mick Schumacher, Haas F1 Team si rivolge alla stampa

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Mick Schumacher è stato vittima di un bruttissimo incidente durante la Q2 del Gran Premio dell'Arabia Saudita, venendo successivamente portato in ospedale per alcuni controlli precauzionali.

Il tedesco è stato dimesso poco più tardi, facendo ritorno al suo hotel. Tuttavia, a quel punto, la squadra aveva già deciso che ricostruire la sua vettura sarebbe stato troppo impegnativo, soprattutto essendo a corto di ricambi e con il Gran Premio d'Australia che incombe tra due settimane, quindi oggi non sarà della partita.

Anche se dalle prime immagini televisive sembrava che non si muovesse all'interno dell'abitacolo, il figlio d'arte, che oggi ha fatto ritorno in circuito ed ha incontrati i media, ha spiegato che in realtà non ha mai perso i sensi dopo il violento impatto contro il muretto.

 

"Ero al 100%", ha detto quando gli è stato chiesto quali fossero le sue condizioni dopo l'incidente da Motorsport.com. "Era principalmente frustrazione. Ero infastidito da quello che era appena successo, ma stavo anche riflettendo su cosa avrei potuto fare meglio per evitarlo".

"Prima di iniziare a muovermi normalmente, volevo solo assicurarmi che fosse tutto a posto. E, ovviamente, anche i commissari ed i medici che sono intervenuti volevano assicurarsi che stessi bene".

"Una volta che ho sentito che stavo bene e che ero in grado di muovermi, gliel'ho detto, ma hanno ritenuto che fosse più sicuro fare tutti i controlli di rito. Diciamo così: una volta che ho perso il posteriore, sapevo cosa stava per succedere, così ho potuto prepararmi".

"E' stato un brutto incidente. Da quello che ho sentito, ero intorno ai 270 km/h quando ho colpito quel muro. Penso che su un'auto stradale non sarebbe finita bene. Ma voglio dire, per fortuna, le nostre vetture sono davvero sicure e sono stato in grado di venirne fuori senza problemi".

Schumacher's Haas was all but written off in the incident

Schumacher's Haas was all but written off in the incident

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Schumacher ha spiegato che quest'anno è più difficile affrontare il cordolo dove ha perso il controllo, visto che le monoposto sono più basse.

"Da quello che ricordo, l'anno scorso era meno una preoccupazione", ha detto. "Solo a causa del modo in cui erano costruite le vetture, avevamo molto rake, quindi il posteriore della vettura era abbastanza in alto".

"Al giorno d'oggi, le vetture invece sono davvero basse, soprattutto su questo circuito. Quindi, nel momento in cui tocchi forte questo cordolo, che è abbastanza alto, le gomme posteriori perdono il contatto con la superficie".

"Anche nella Q3 abbiamo visto che ci sono stati dei piloti che hanno avuto delle difficoltà in quel tratto. Quindi penso che sia qualcosa che dovrà essere sicuramente rivisto ed aggiustato se torneremo qui in futuro".

Sulla decisione di non correre oggi invece ha aggiunto: "Sarei pronto a correre. E' solo una questione di gestione dei componenti, perché dobbiamo assicurarci di essere in grado di correre a Melbourne".

"Questa è solo la seconda gara e in questa fase dell'anno è abbastanza difficile avere troppi ricambi. Quindi sapevo che sarebbe stato complicato, anche se speravo di poter correre oggi".

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Per Schumacher si tratta del secondo incidente importante a Jeddah, dopo quello in gara dello scorso anno. Gli è stata chiesta quindi la sua idea sugli standard di sicurezza del tracciato saudita.

"Beh, l'anno scorso è stato un incidente diverso. Penso che questo sia stato più tosto, anche perché avevamo il potenziale per la Q3. Non spetta a me giudicare se sia sicuro o meno. Spetta alle persone che decidono, anche se credo che ci siano alcuni punti in cui sarebbe meglio dare un'occhiata".

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