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F1 | Schumacher: "Dopo il testacoda non ero più a mio agio"

Il tedesco della Haas non è riuscito ad eguagliare le prestazioni del suo compagno di squadra ed ha chiuso fuori dalla zona punti dopo essere stato spedito in testacoda al primo giro da Esteban Ocon.

Mick Schumacher, Haas VF-22

Foto di: Erik Junius

In casa Haas si sono vissute emozioni contrastanti al termine del primo GP dell’anno andato in scena sul tracciato del Bahrain. Da un lato del box si è esultato senza sosta per il weekend perfetto disputato da Kevin Magnussen, mentre dall’altro c’è stata un po' di amarezza per aver visto Mick Schumacher fuori dalla zona punti nonostante una VF-22 che, almeno nelle mani del danese, è sembrata la miglior monoposto del nutrito gruppo di metà classifica.

Mick ha vissuto un fine settimana difficile già in qualifica quando, nel corso del Q2, ha commesso un errore in occasione dell’ultimo tentativo che l’ha obbligato ad accontentarsi del dodicesimo crono. In gara, poi, è stato subito spedito in testacoda al primo giro da Esteban Ocon ed è transitato sotto la bandiera a scacchi in undicesima piazza.

C’è un pizzico di amarezza nel volto di Mick a fine gara, soprattutto per la consapevolezza di avere tra le mani, almeno in questo inizio di stagione, una monoposto del tutto distante per performance da quella della passata stagione.

Prima di esprimere sentenze sul potenziale del tedesco – sport nazionale tornato di moda subito dopo la gara – è bene concedere a Mick una prova d’appello che arriverà questo weekend già a Jeddah.

Mick Schumacher, Haas VF-22

Mick Schumacher, Haas VF-22

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Nel mentre il figlio d’arte ha parlato di quanto accaduto in Bahrain, sottolineando come subito dopo il 360° compiuto a seguito del contatto innescato da Esteban Ocon la sua monoposto si sia comportata in modo diverso.

“Da una prima occhiata superficiale non ho rilevato alcun danno. Nel corso del primo o del secondo giro ho visto un grosso pezzo di carbonio volare via, ma non so se fosse qualcosa che si è staccato dalla mia vettura o da un’altra. È un qualcosa che dovremo analizzare e sono sicuro che per il weekend di Jeddah potremo avere le idee più chiare”.

“Dopo il testacoda, però, non ero a mio agio con la macchina. Kevin è stato in grado di girare su tempi abbastanza sorprendenti, mentre io no. Adesso devo capire se questo dipende da me o dalla vettura”.

Nonostante l’amarezza per un risultato al di sotto delle aspettative, Mick ha affermato di essersi subito chiarito con il francese della Alpine per l’incidente al primo giro. Le immagini del camera car riprese mentre le vetture erano ferme al parco chiuso hanno mostrato Ocon andare a cercare il tedesco della Haas per scusarsi del contatto.

“Gli incidenti al primo giro possono capitare sempre, d’altronde siamo qui per correre. Sicuramente è insolito come punto di sorpasso. Ci ha provato e non ha funzionato”.

“Ci siamo già incontrati e chiariti, non c’è alcun problema. Su questi episodi ormai ci rido sopra. Ovviamente sono dispiaciuto per quello che è successo, ma non cambierò il mio approccio mentale alle corse”.

Messa da parte la delusione per una prima gara sfortunata, Mick ha poi voluto sottolineare l’importante traguardo ottenuto dalla Haas con il quinto posto di Magnussen e la notevole doppietta centrata dalla Ferrari.

“Il risultato che ha raccolto il team è incredibile. Mentre ero ancora al volante ho sentito l’intera squadra applaudire via radio. È un qualcosa di davvero bello e mi dà un sacco di fiducia perché ho la consapevolezza che possiamo andare a punti con entrambe le vetture”.

“Credo sia incredibile vedere la Ferrari ottenere una doppietta. Sono davvero felice per Charles e Carlos, ma anche per tutto il team. Sono un pilota di riserva della squadra ed un risultato simile è fantastico”.

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