F1 | Sainz: "Fermo in mezzo alla pista. Ero nelle mani di Dio"
Il pilota della Ferrari ha spiegato la dinamica dell'incidente che l'ha messo fuori dai giochi già al primo giro ed ha ammesso di aver avuto paura di poter essere centrato da una delle vetture che lo seguivano a causa della scarsa visibilità.
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
Il Gran Premio del Giappone di Carlos Sainz è durato nemmeno un giro. Il pilota della Ferrari, retrocesso dalla terza alla quarta posizione subito dopo il via, è stato tratto in inganno dall’asfalto bagnato ed ha perso il controllo della sua F1-75 per poi andare ad impattare contro le barriere di protezione in uscita di curva 8.
Le immagini mostrate dai replay hanno fatto venire qualche brivido ai telespettatori. Le monoposto che seguivano, infatti, hanno sfiorato la vettura della spagnolo, ma fortunatamente tutti i piloti sono stati in grado di evitare la Rossa e Carlos è riuscito ad uscire indenne dall’abitacolo della vettura.
“Sono cose che succedono in queste condizioni, ma la verità è che non vedevo nulla” ha dichiarato un Sainz nel corso dell’interruzione con bandiera rossa. “Ho provato ad uscire dalla scia di Checo ma in quel momento ho trovato un parte molto bagnata e sono finito in acquaplaning e poi in testacoda”.
Per Sainz, però, lo spavento non è arrivato nel momento dell’impatto ma dopo. Carlos non ha nascosto di aver avuto paura quando ha visto il gruppo arrivare a gran velocità in condizioni di scarsa visibilità.
“Il vero problema, però, è arrivato dopo quando sono rimasto fermo in mezzo alla pista e le altre vetture stavano arrivando. Sapevo che avrebbero avuto difficoltà a vedermi. Ero nelle mani di Dio”.
Sergio Perez, Red Bull Racing RB18, Carlos Sainz, Ferrari F1-75, Esteban Ocon, Alpine A522, Lewis Hamilton, Mercedes W13, alla partenza
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Lo spagnolo della Ferrari ha poi spiegato quali sono state le maggiori problematiche che i piloti hanno dovuto affrontare in queste condizioni di bagnato.
“Con queste condizioni ci sono vari problemi. Il primo è dato dalla visibilità pari a zero con ogni tipo di mescola, sia full wet che intermedie. Non si vede nulla e devi guidare senza riferimenti. Il secondo è dato dal fatto che le intermedie sono molto più veloci delle full wet ed ovviamente tutti vogliono rischiare e partire con le questa mescola, tuttavia quando piove un po' di più le possibilità di andare in acquaplaning aumentano”.
“Il problema della visibilità però è davvero serio. Se finisci in testacoda e gli altri non riescono a vederti si può rischiare un incidente molto grande come abbiamo visto in passato. Questo è ciò che mi preoccupa in questo momento perché so che gli altri piloti non riescono a vedere nulla in pista”.
Prima di congedarsi, Sainz è intervenuto su quanto accaduto in pista con Gasly che ha sfiorato un trattore presente sul tracciato. Le immagini hanno riportato alla memoria quanto accaduto proprio a Suzuka nel 2014 e le urla di Pierre via radio hanno fatto subito il giro del mondo.
“Anche dietro safety car non vediamo nulla e se ti sposti un po' più a destra o a sinistra e trovi un trattore in pista si può rischiare un incidente sfortunato e forse stupido. Non si dovrebbe uscire dalla scia in regime di safety car, ma perché correre un rischio con un trattore in pista? E’ per questo motivo che noi piloti siamo sorpresi”.
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