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Russell: "Ero in bagno quando mi ha chiamato Toto!"

George nella prima conferenza stampa da pilota Mercedes sembra più a suo agio di Bottas che è seduto al suo fianco. L'inglese non sembra patire in modo particolare la pressione nel prendere il posto del campione del mondo: "Per fortuna è da tempo che sono coinvolto nel team Mercedes , prima come pilota del simulatore poi come riserva, per cui conosco la squadra, ma ho molte cosa da imparare e faccio fatica a stare in macchina".

George Russell, Mercedes F1 W11, seduto nella sua auto

George Russell, Mercedes F1 W11, seduto nella sua auto

Charles Coates / Motorsport Images

Posizione disinvolta, divisa Mercedes (t-shirt, cappellino, mascherina) ed anche l’orologio del brand che fornisce il team campione del Mondo.

A dirla tutta George Russell sembra essere in Mercedes da sempre, disinvolto con i media anche più di Valtteri Bottas, seduto al suo fianco.

Risposte secche, qualche battuta e la descrizione del momento in cui Toto Wolff lo ha chiamato per informalo della positività di Lewis Hamilton, una notizia a cui subito dopo è seguita la domanda:
“George, te la senti di sostituirlo?”.

Da lì ha preso il via un tour de force conclusosi oggi, ed ora tutto è pronto per scendere in pista.

Hai messo a fuoco la portata di questa opportunità?
“È successo tutto molto in fretta. Sono state 48 ore intense e molto ansiose, ad iniziare da martedì, quando ero in attesa di scoprire se avremmo potuto concludere un accordo con la Williams al fine di avere il nullaosta e devo ringraziarli molto per avermi concesso questa opportunità".

"Quindi, eccomi qui, è da tempo che sono coinvolto nel team Mercedes in vari ruoli, prima come pilota del simulatore, poi come riserva, e questo mi ha consentito di conoscere la squadra, un aspetto che mi aiuterà molto visto il minimo preavviso con cui ho ricevuto questa chiamata. Ovviamente c’è un certo ‘bombardamento’ di informazioni, sto imparando e dovrò ancora imparare diverse cose per poter essere in grado di far bene in pista”.

Quando hai capito che avrebbe potuto esserci questa possibilità?
“Ho ricevuto una telefonata da Toto alle 2 del mattino di martedì… ero sveglio ed ero in bagno, quindi è stato un po’… imbarazzate, ma comunque la situazione non ha creato problemi. Toto mi ha informato che Lewis era positivo al test Covid, ma che stava comunque bene, senza problemi".

"Poi è arrivata la domanda, ovvero mi ha chiesto che da parte sua mi voleva al posto di Lewis, e io ho risposto ovviamente… sì, va bene. Devo dire che subito dopo ho fatto un po' di fatica a dormire, e il giorno successivo (martedì) è stato molto, molto intenso. Ho ricevuto 64 telefonate, un numero imprecisato di messaggi, ma ora sono contento di essere qui e di ciò che mi aspetta”.

Quali obiettivi ti sei posto per il weekend?
“Far del mio meglio come sempre, ma so che sarà incredibilmente difficile. Valtteri ha spinto molto Lewis nel corso degli ultimi anni, so che il mio non sarà un compito semplice ma probabilmente non lo sarebbe per qualsiasi altro pilota".

"Ho capito in questa stagione quanto sia importante essere integrati in una squadra, capirsi al volo con il tuo ingegnere ed è ciò che sto verificando in Williams. Considerando il numero di variabili nuove con cui mi dovrò confrontare questo fine settimana non voglio crearmi obiettivi. Vedremo sessione dopo sessione, spero di far bene e divertirmi”.

Sei molto più alto di Lewis, questo ti crea dei problemi nella posizione di guida?
“È sicuramente molto stretta! Ho qualche problema con i piedi, quindi dovrò indossare un paio di scarpe di taglia più piccola, e non sarà comodissimo, ma credo che potrò sopportare un po' di dolori per avere questa opportunità”.

James Hunt si tagliava le scarpe…
“Ne ho parlato con Bono, ma mi rassicurato sulla possibilità di fare alcune modifiche, ma poi ha precisato: ‘Sono sicuro che possiamo fare alcune modifiche... al tuo corpo!’. Sono fiducioso!”.

Hai pensato anche solo per un istante ‘posso vincere questo fine settimana’? Senti un po' di pressione?
“Da parte mia, non sento una pressione particolare. Come ho detto, affrontare Valtteri non sarà facile, lo so già, ma alla fine credo di essere in una buona posizione. Toto non mi ha messo dei target, in ogni caso è difficile giudicare un pilota basandosi su una gara, sia che vada male o magnificamente. Domani sarà una giornata molto intensa, cercherò di assorbire più informazioni possibili, poi vedremo in qualifiche e gara, e se ne avrò la possibilità, il prossimo weekend ad Abu Dhabi”.

Tra te e Valtteri può sembrare uno shootout per il 2022…
“Ripeto: una gara non può definire il potenziale di un pilota, da parte mia questo aspetto non è minimamente considerato. Uscirò dai box e mi divertirò, farà il mio lavoro e poi so che tornerò alla Williams per dare il mio contributo a far crescere la squadra”.

Hai parlato con Lewis?
“Ci siamo sentiti tramite messaggi, soprattutto per sapere come sta. Credo che gli parlerò nel corso del weekend, ma al momento è in isolamento, quindi non potremo comunque vederci. Ci tengo a sottolineare un altro aspetto: Mercedes al fine di concedermi questa possibilità ha fatto un grande sforzo, nel giro di 24 ore sono arrivati i nuovi caschi, le tute dall’Italia e tante altre cose che sono state completate in tempi velocissimi. È uno sforzo che mi ha colpito, e a cui do grande valore. Spero di poter ripagare la squadra con delle buone prestazioni, indipendentemente da quella che sarà la posizione”.

Cosa ti hanno detto i genitori quando gli hai comunicato la notizia?
“Premetto col dire che non è questo il modo in cui mi ero immaginata la mia prima opportunità di essere al via di un Gran Premio con la Mercedes, è una circostanza molto strana. In merito alla mia famiglia… diciamo incredulità, vivono questo viaggio con me e lo fanno da quando avevo 7 anni. Sono molto contenti, hanno portato di corsa il mio casco alla sede Mercedes di Brackley ma forse hanno scelto quello sbagliato, perché non era omologato… ma sono sicuro che al di là del viaggio a vuoto sia stato comunque un bel viaggio”.

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