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Rob White: "I motori V6 Turbo saranno prestazionali"

Il dt di Renault Sport F1 è convinto che le performance delle monoposto 2014 saranno elevate

Rob White:
Rob White, vice Direttore Generale di Renault Sport F1 e responsabile tecnico di Viry Chatillon analizza la stagione 2014 per i motoristi di Formula 1. Si è detto che almeno all’inizio i V6 Turbo saranno meno potenti dei vecchi V8 aspirati di 2,4 litri. Cosa si può dire agli appassionati che temono monoposto molto più lente in pista? ”Noi siamo certi che le nuove Power Unit forniranno una potenza elevata, largamente sufficiente a rendere veloci le monoposto in pista”. Che differenza ci sarà tra i propulsori dei tre Costruttori? “Esiste sicuramente una soluzione ottimale all’interno del quadro definito del nuovo regolamento tecnico e sportivo, e, almeno all'inizio, penso che i vari motoristi adotteranno un approccio diverso per raggiungere questo obiettivo. Dato che si tratta di una tecnologia ancora nuova, assisteremo sicuramente a rapidi cambiamenti in termini di performance e, come all'inizio di qualsiasi rivoluzione tecnica, ci aspettiamo rapidi progressi. Lo scarto prestazionale tra i vari motoristi rischia quindi di cambiare rispetto a quello a cui siamo abituati. Ma non dobbiamo sottovalutare la competenza delle scuderie di F.1: i passi in avanti saranno faticosi ma di grande portata e si arriverà rapidamente alla soluzione ottimale. Le monoposto saranno ancora veloci con questo nuovo regolamento tecnico? ”Sì. Quella che all'inizio era una questione teorica è diventata molto più reale da tutti i punti di vista, ma non c'è da preoccuparsi. Siamo ancora nel mondo virtuale e non abbiamo ancora fatto delle prove su pista, ma abbiamo misurato le prestazioni dell'unità di potenza sui banchi prova, confermando le previsioni più ottimistiche. Siamo certi che i nuovi propulsori forniranno una notevole potenza ampiamente sufficiente a rendere le monoposto veloci. Il modo in cui le vetture produrranno questa potenza cambierà in relazione alle nuove regole sul motore e sull’aerodinamica. L'esperienza di guida sarà diversa, ma siate certi che la velocità e la performance in pista saranno garantite. Si vedrà lo spettacolo con i sorpassi nel 2014? ”Quest'anno molti fattori rendono impossibile prevedere i risultati e per molti l'imprevedibilità dei risultati è un elemento positivo negli eventi sportivi. Le uniche certezze che abbiamo è che ci saranno 22 monoposto sulla griglia di partenza, che i semafori si spegneranno, e che vincerà chi taglierà il traguardo per primo. Tra la partenza e l’arrivo si svolgerà una battaglia in pista con dei sorpassi, quindi ci sarà azione in pista nel 2014. Il cambiamento più importante rispetto al 2013 riguarderà la strategia impiegata in gara dai team. Possiamo dire che lo stesso obiettivo può essere conseguito in diversi modi e man mano che esploreremo varie possibilità su come gestire la potenza emergeranno diversi scenari. Benché gli strumenti siano diversi, gli elementi fondamentali della gara resteranno molto simili. In ultimo, spetterà ai piloti cogliere le opportunità che si presentano”. I piloti dovranno cambiare il loro stile di guida per adattarlo alle nuove regole? ”I piloti sono incredibilmente abili a trovare il limite di una vettura in gara e ad adattare la loro guida di conseguenza. In passato, i piloti sono sempre stati in grado di adattarsi senza troppi problemi ai diversi sistemi, come F-duct, KERS e via dicendo: è sempre sorprendente osservare come riescano ad avvicinarsi ai limiti teorici. Credo sia ovvio non si tratti di una questione di intelligenza, ma piuttosto di capacità di adattamento ai cambiamenti” . In che modo Renault Sport F1 si è preparata alla sfida di questo nuovo propulsore? ”Possiamo dire che abbiamo dovuto rafforzare l'organizzazione e ammodernare l'infrastruttura di Viry-Chatillon per adattarla alle esigenze della nuova Power Unit. Abbiamo reclutato nuovo personale, in certi casi preso dalla nostra casa madre, per integrare le abilità e l'esperienza del team di Viry. Inoltre, abbiamo potuto contare sul supporto degli specialisti Renault e delle risorse esterne dedicate, come i laboratori di materiali. Presso il nostro impianto sono state apportate modifiche alle strutture esistenti e abbiamo investito in nuove strutture adatte allo sviluppo dell'unità di potenza e dei suoi sottosistemi, tra cui l'iniezione diretta, il turbocompressore e le componenti elettriche. In parallelo abbiamo creato nuove strutture presso la Mecachrome, tra cui una nuova piattaforma per le prove per testare l'intera unità prima di farla scendere sul tracciato”.

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