Rob White, direttore tecnico di Renault Sport F1, prende le cose di petto. L’inglese ha vissuto quattro giorni drammatici perché le power –unit Energy hanno messo in ginocchio i team forniti:
Red Bull Racing, Toro Rosso e Caterham hanno sofferto continui problemi tecnici che non le hanno permesso di fare girare le monoposto con regolarità.
“Le cause sono molteplici – ammette Rob White -
non è andato in crisi un solo componente o un sistema. Qualcosa è andato storto nel controllo dei vari sottosistemi da parte della centralina della Power Unit. Al primo giorno abbiamo avuto problemi con il sub-sistema all’interno dell’Energy Store. Non riguardava né la batteria, né il funzionamento della stessa, ma di una parte elettronica che faceva parte del pacchetto. Poi i guai sono venuti dal turbocompressore che hanno coinvolto altre parti”.
Insomma un vero disastro, del tutto inaspettato…
“Tra il primo e il secondo giorno, con l’aiuto della Red Bull Racing, abbiamo implementato un hardware diverso per risolvere i guai all’Energy Store. E questo ha funzionato per i rimanenti giorni di test. Intanto gli ingegneri a Viry studiavano la situazione. Abbiamo individuato che la possibile causa dei nostri problemi derivi dal controllo del turbo, per cui abbiamo fatto delle modifiche che erano sulle monoposto il quarto giorno. Ciò ha permesso di stabilire una base minima di lavoro da cui partire. Ma siamo consapevoli che le vetture hanno girato ad un limite non accettabile”..
Si è registrato un fallimento dell’attività di simulazione…
“Pensavamo di avere una configurazione abbastanza affidabile per l’utilizzo in pista, ma i fatti hanno dimostrato il contrario. Abbiamo girato al banco in una configurazione simile a quella che poi ci ha creato dei problemi. Ora sappiamo che le differenze tra il banco e le monoposto sono più di grandi di quanto ci aspettassimo. Siamo frustrati dalla sequenza qu di problemi che avremmo dovuto risolvere al banco e che ci hanno privato di accumulare dei dati preziosi”.
Il 19 febbraio le monoposto saranno di nuovo in pista in Bahrein…
“Abbiamo una lista di cose urgenti da fare in vista del Bahrein. Dobbiamo risolvere le cause dei problemi per rafforzare le nostre power unit, in modo da arrivare al prossimo test in condizione di girare normalmente”.
E’ una corsa contro il tempo:
“Abbiamo gli strumenti e la determinazione necessari per rimettere le cose a posto. Stiamo lavorando sodo per correggere il tiro in tempo per il prossimo test”.
A Viry-Chatillon hanno ben poco tempo da perdere perché le power – unit dovranno essere congelate entro il 20 febbraio: poi non si potrà più intervenire se non con l’autorizzazione della FIA e il consenso degli altri Costruttori a patto che gli interventi riguardino solo l’affidabilità e non le prestazioni…
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