Retroscena sul crash Verstappen - Stroll
Il contatto fra Lance Stroll e Max Verstappen nelle libere del GP del Portogallo è stato causato da un'indicazione errata del muretto Red Bull al pilota olandese. Giusto, quindi, che la FIA non abbia preso provvedimenti.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
L’incidente avvenuto ieri tra Max Verstappen e Lance Stroll, che ha causato la seconda bandiera rossa nella sessione FP2, è stato innescato da un’indicazione errata fornita dal muretto box della Red Bull al suo pilota a causa di un’incomprensione.
La vicenda, chiarita in serata davanti al collegio del Commissari sportivi, si è conclusa con l’archiviazione senza alcun provvedimento disciplinare, e subito dopo è stato lo stesso Verstappen a spiegare l’accaduto.
“La squadra mi ha comunicato che Lance era nel suo giro veloce – ha spiegato Verstappen – quindi mi sono messo nella sua scia pensando che avrebbe poi rallentato dopo aver tagliato il traguardo".
"Lance, invece, era nel suo secondo giro di lancio, ed il ritmo era sostenuto a causa delle difficoltà nel portare in temperatura le gomme. A quel punto non potevo sapere che avrebbe proseguito a spingere dopo essere transitato sul traguardo e, quando sono uscito dalla sua scia, ho dato per scontato che avrebbe alzato il piede, cosa che però non è successa".
"Da parte sua Lance era completamente ignaro della mia presenza al suo fianco, almeno così ha riferito ai commissari sportivi, probabilmente a sua volta anche lui ha dato per scontato che mi sarei accodato ed a quel punto è avvenuto il contatto. Alla fine è stata una circostanza molto sfortunata, ma in quel momento, ovviamente, non sapevo come fosse esattamente la situazione e non l’ho presa bene”.
Per Verstappen la buona notizia è stata non aver riportati danni alla monoposto. “Ero in pista con il fondo che utilizzeremo il prossimo anno, quindi avevo anche meno carico aerodinamico, ma non ci sono stati danni”.
Anche Stroll ha archiviato l’episodio come ‘sfortunato’. “Ci siamo chiariti – ha confermato il canadese – non credo che Max si aspettasse che mi stessi lanciando in un giro veloce, ed io non mi aspettavo che fosse al mio fianco quando ho impostato la prima curva. Mi aveva lasciato passare all'ultima curva del giro precedente, quindi ho pensato che non si stesse lanciando, è stata solo una circostanza sfortunata. Guardiamo avanti”.
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