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Retroscena Mercedes: Hamilton ha "recitato" via radio

L'esa-campione eguaglia al Nurburgring il record di vittorie di Michael Schumacher. Il 91esimo successo è arrivato nel GP dell'Eifel dopo una pantomima via radio: Lewis ha finto di avere graining per far credere alla Red Bull che avrebbe dovuto effettuare un secondo pit (svolto solo in safety car), nella speranza di far abboccare il team di Verstappen che era molto minaccioso. L'inglese vincendo ha messo una seria ipoteca anche al settimo mondiale.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1, 1 ° posto, sul podio con il casco di Michael Schumacher

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1, 1 ° posto, sul podio con il casco di Michael Schumacher

Zak Mauger / Motorsport Images

Era solo questione di tempo, e quel tempo è arrivato oggi sul circuito del Nurburgring. A tredici anni di distanza dal primo successo, ottenuto nel Gran Premio del Canada 2007, Lewis Hamilton ha raggiunto una vetta che sembrava irraggiungibile, eguagliando il record di vittorie di Michael Schumacher.

Discutere Hamilton vuol dire non conoscere il motorsport o essere in malafede, perché il pilota che oggi ha eguagliato un record sembrato imbattibile per oltre un decennio, merita tutto ciò che ha ottenuto nella sua carriera.

Hamilton avrà tempo per celebrare come merita un record che presto diventerà tutto suo, ma al momento ci sono ancora traguardi da inseguire ad iniziare dal settimo titolo Mondiale, un obiettivo che oggi sul Nurburgring si è avvicinato parecchio.

La settima vittoria stagionale, abbinata alla battuta a vuoto di Valtteri Bottas, ha consentito a Lewis di portare a 69 punti il vantaggio sul suo compagno di squadra a sei gare dal termine della stagione. Un’ipoteca pesantissima che ha già dato il via al conto alla rovescia.

Partita a scacchi dopo l’errore di Bottas

La gara che gli ha regalato il successo numero 91 non è iniziata come Hamilton aveva sperato. In partenza ha trovato un Valtteri Bottas in versione… aggressiva, ma come è accaduto in altre occasioni, Lewis non ha forzato, accodandosi al compagno di squadra e stabilizzando il ‘gap’ ad un secondo e mezzo. Una pressione invisibile ma costante, che ha portato i suoi frutti al tredicesimo giro, quando il finlandese ha commesso un errore alla staccata di curva 1 aprendo la strada alla zampata di Lewis.

Una volta in testa Hamilton e il suo muretto box hanno iniziato una lunga partita a scacchi con i colleghi della Red Bull. Verstappen non ha perso le speranza di impensierire Lewis in chiave vittoria, confidando soprattutto sulla possibilità che per la Mercedes fosse indispensabile una seconda sosta.

Tra Hamilton ed il suo ingegnere è così iniziata una lunga serie di indicazioni mirata a far credere alla Red Bull che sarebbe accaduto ciò che Verstappen sperava.

“Ho del graining”, diceva Hamilton, e il suo ingegnere Peter Bonnington replicava: “Ancora pochi giri, poi c’è la sosta”.

Una vera e propria recita, con tanto di scelta della mescola. “Voglio le soft”, ha più volte sottolineato Lewis, mentre in realtà le sue gomme erano in uno stato perfetto e decisamente in grado di completare i sessanta giri di gara.

Ovviamente la strategia era come da programma, ovvero ad una sola sosta, ma la safety car entrata in pista a sedici giri dalla fine ha spianato la strada ad un secondo pit-stop. Hamilton si è lamentato non poco quando gli è stata comunicato l’ingresso in pista della vettura di servizio, ma solo per qualche secondo, poi si è concentrato per affrontare gli ultimi dieci giri finali, coperti in modo perfetto senza però la soddisfazione del giro più veloce, andato a Verstappen.

Sguardo sempre al futuro

“Solo un folle avrebbe potuto pensare di arrivare ad eguagliare Michael”, ha commentato Hamilton, ma la splendida follia oggi è realtà. Come è realtà la discesa finale verso il titolo Mondiale numero 7 e l’annuncio su un futuro che Lewis non ha ancora rivelato.

Forse è proprio questa la grande curiosità sull’autunno trionfale che attende il pilota della Mercedes, ovvero capire quali saranno le sue scelte.

Potrebbe arrivare un rinnovo per il solo 2021, con la chiara indicazione di voler chiudere con l’addio all’attuale ciclo tecnico, o qualcosa di più, che vorrebbe dire che Lewis è più carico che mai e intenzionato a scrivere ancora tanti capitoli della sua splendida carriera.

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