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F1 | Retroscena Ferrari: ecco la verità sul pit lento di Sainz

L'errore fatale è stato la chiamata tardiva in pit lane di Sainz: la rossa è arrivata alla piazzuola del cambio gomme prima che anche il quarto meccanico potesse posizionarsi alla posteriore sinistra. Non è uscito per sbaglio davanti alla F1-75, ma in realtà si è trovato chiusa ogni linea di passaggio per la presenza della macchina, per cui è stato costretto a fare un lungo giro dall'altro garage. La figuraccia del Cavallino resta, ma Motorsport.com vi spiega cosa è successo per davvero in una situazione anomala.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Foto di: Erik Junius

Come mai ci sono voluti 12”7 per fare il cambio gomme alla Ferrari di Carlos Sainz nella prima sosta al giro 14 del GP d’Olanda? Il mondo della rete si è scatenato contro il meccanico della posteriore sinistra che è arrivato in colpevole ritardo a completare il cambio gomme con il passaggio dagli pneumatici soft a un treno di medie, ma non ha avuto alcuna colpa.

Proviamo a ricostruire cosa è successo davvero, visto che anche Nico Rosberg, campione di F1 con la Mercedes nel 2016 ha avuto parole molto dure nei confronti della sosta Ferrari: "Oh mio dio, Mattia Binotto continua a dire: 'No no, non c'è bisogno di fare cambiamenti, tutto va bene'. Ma quando arriverà quel giorno? Non è possibile. Anche le squadre di F2 e F3 fanno un lavoro migliore della Ferrari per quanto riguarda le strategie e i pit stop".

Mattia Binotto, Ferrari

Mattia Binotto, Ferrari

Photo by: Erik Junius

Il team principal del Cavallino ha replicato subito all’ex pilota tedesco "C’è stata una chiamata di Sainz tardiva. E, comunque, non cambieremo le persone. Abbiamo persone fantastiche ed è stato dimostrato che nello sport è più importante la stabilità, e che ci si assicuri di migliorare giorno dopo giorno, gara dopo gara. Abbiamo grandi persone in squadra e non ho dubbi su questo. Ci vogliono anni d'esperienza per tutti i team per essere all'avanguardia e non credo ci sia motivo per cui debba essere diverso per noi".

Al di là del teatrino mediatico, è giusto fare un po’ di chiarezza sull’episodio che ha scatenato feroci polemiche e pesanti prese in giro per a squadra del Cavallino. Le immagini hanno mostrato che il meccanico della posteriore sinistra ad un certo punto si è trovato davanti alla macchina dello spagnolo: come c’è finito in quel punto? Perché non era posizionato come agli altri tre colleghi per effettuare il cambio gomme?

Carlos Sainz al pit stop con la Ferrari F1-75 chiamata in pit lane troppo tardi

Carlos Sainz al pit stop con la Ferrari F1-75 chiamata in pit lane troppo tardi

Photo by: Ferrari

La domanda è ovvia, ma nessuno ha cercato una risposta, limitandosi a bombardare l’incolpevole meccanico di una responsabilità che non aveva. Cerchiamo di capire perché: ricordiamo che la pit lane e i box di Zandvoort sono molto piccoli (non a caso la velocità in corsia box è stata abbassata a 60 km/h come a Monaco). Il “tunnel” delle gomme, dove sono collocati i treni in termocoperta preparati per la gara, arrivava molto avanti nel garage.

I meccanici, quindi, dovevano uscire giustamente davanti al garage per poi andare a posizionarsi ciascuno al proprio corner. Ma come ha ammesso lo stesso Binotto, la chiamata di Carlos è stata fatta molto tardi. A questo punto viene da dire forse troppo tardi.

Fatto sta che il meccanico dell’anteriore sinistra esce per primo seguito dagli altri due colleghi della anteriore e posteriore destra, mentre il quarto si trova ogni linea di passaggio chiusa, volendo usare un gergo calcistico, dal momento che troppo in fretta rispetto al solito è arrivata la F1-75 di Sainz.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75, lascia la piazzuola dopo il pit stop

Carlos Sainz, Ferrari F1-75, lascia la piazzuola dopo il pit stop

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Mister posteriore sinistra non poteva passare dalla fast lane perché sarebbe scattata una sanzione pesante, per cui non aveva altra scelta che tornare nel box e uscire dal garage accanto dopo aver cercato un percorso alternativo. Colui che, ingiustamente, si è preso la patente dell’incapace, in realtà ha avuto il sangue freddo di reagire con sagacia alla situazione assurda in cui si è trovato, cercando la soluzione più rapida (e sicura) per far ripartire la rossa dello spagnolo.

La Ferrari ha rimediato una figuraccia galattica in mondovisione tv non per l’inadeguatezza della crew dei meccanici, ma per la chiamata del muretto esageratamente tardiva. È la prima volta nella storia dei GP che un meccanico resta bloccato dalla macchina che è arrivata in pit lane. Gli angusti spazi di Zandvoort certamente hanno contribuito a creare il caos, ma evidentemente gli strateghi del Cavallino non potevano tenere conto del… tappo che si poteva creare davanti alla Ferrari di Sainz in un ambiente particolarmente ristretto.

L’errore di chiamata Ferrari resta, ma il meccanico messo alla gogna non c’entra niente. Non s’è perso la quarta ruota. Qualcuno, quindi, dovrebbe almeno chiedergli scusa…

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