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Renault con Toro Rosso per tornare Costruttore?

La Casa francese teme di perdere i due team clienti e Cyril Abiteboul è pronto a cambiare strategia

Renault Sport F1 è interessata a rilevare un team di Formula 1. Emissari della Casa francese si sono informati sulla possibilità di acquistare una delle squadre che animano il Circus. Inizialmente le quotazioni erano a favore delle strutture in difficoltà e vale a dire Lotus, Force India e Sauber, dopo che l’interessamento per la Caterham è naufragato prima di Natale, ma Cyril Abiteboul ha in mente un progetto molto ambizioso e vuole puntare su una realtà che non sia gravata dai debiti.

TRATTATE ANCHE FORCE INDIA, LOTUS E SAUBER
La Force India è una realtà in costante crescita, ma la factory di Silverstone non è dotata di troppe infrastrutture (per esempio il lavoro di ricerca aerodinamica viene svolto in uno dei due wind tunnel della Toyota a Colonia), mentre Sauber e Lotus dispongono di impianti all’avanguardia, ma sono gravate da passivi che fanno fuggire qualsiasi investitore interessato.

LA TORO ROSSO E’ UNA SQUADRA SANA SENZA DEBITI
La Renault, allora, avrebbe sondato la possibilità di entrare nella Toro Rosso: il team diretto da Franz Tost è una realtà appetibile che oggi dispone del quinto budget del Circus. A Faenza è in corso anche una ristrutturazione degli impianti che dovrebbe rendere nel corso dell’anno la factory moderna e funzionale (il montaggio delle monoposto avverrà all'ultimo piano della nuova ala e le macchine saranno elevate con un montacarichi), senza contare l’antenna tecnologica inglese con sede a Bicester dove è impiantato il dipartimento aerodinamico e non solo.

IL TIMORE E’ CHE REB BULL SI FACCIA IL MOTORE IN PROPRIO
La Casa transalpina si sta muovendo con una certa celerità perché non vuole correre il rischio di restare in un paio di anni senza team clienti, visto che la Red Bull Racing da tempo sta maturando l’idea di realizzarsi un motore proprio, magari in collaborazione con i tedeschi dell’Audi. Ai francesi non è piaciuta l’imposizione di Mario Illien come consulente di lusso da parte di Milton Keynes e ancora meno era stata accettata l’idea che una parte del V6 Turbo potesse essere modificata e rivista lontano da Viry-Chatillon.

GLI SVILUPPI DI ILLIEN NON HANNO FUNZIONATO
Ma siccome il diavolo fa le pentole e non i coperchi, la testata sviluppata dal tecnico svizzero ex Mercedes all’austriaca AVL di Graz non hanno dato i risultati sperati, per cui sono state messe nel “frigorifero”, lasciando nuovamente piena autonomia agli uomini di Rob White che a Barcellona hanno portato delle soluzioni che hanno permesso sia alla RB11 che alla STR10 di girare proficuamente senza grandi problemi.

IL TEAM DI FAENZA E’ GIA’ EQUIPAGGIATO DAI FRANCESI
Cyril Abiteboul, insomma, avrebbe acceso i riflettori sulla Toro Rosso: Dietrich Mateschitz potrebbe decidere di vendere la squadra italiana, limitando il suo impegno in F.1 alla sola Red Bull Racing. La squadra romagnola è già equipaggiata con il motore Renault e già esiste una buona collaborazione fra le parti, certamente meno conflittuale rispetto a Milton Keynes.

BISOGNA CONVINCERE CARLOS GHOSN
Una apertura di credito ci sarebbe stata fra le parti, ma non c’è niente di definito. Il manager francese, infatti, deve ancora superare lo scoglio principale: il presidente del Gruppo Renault, Carlos Ghosn, non vede di buon occhio un ritorno della losanga in Formula 1 nel ruolo di Costruttore, mentre ha appoggiato la presenza da motorista.

PERSE DUE FORNITURE SU QUATTRO IN UN ANNO
Il progetto di Viry-Chatillon doveva finanziarsi principalmente con il pagamento da parte delle squadre di F.1 della fornitura delle power unit (circa 20 milioni di euro l’anno), ma dopo solo un anno la Caterham si è dissolta nei debiti e la Lotus ha preferito passare alla Mercedes. Di quattro team ne sono rimasti solo due che dipendono da un unico proprietario. È normale, quindi, che Abiteboul cerchi di dare una continuità a un gruppo di lavoro che nell’era del V8 aspirato ha vinto tutto.

QUAL E’ LA VERA STRATEGIA DI CYRIL ABITEBOUL?
Sarà interessante capire quali carte avrà da giocare Cyril per convincere il presidente Renault e il consiglio di amministrazione. I critici sostengono che la trattativa sia uscita troppo presto sui giornali: di solito si raggiungono degli accordi in segreto e solo in un secondo tempo si fanno trapelare delle voci, mentre in questo caso si è vissutoi un procedimento inverso. Abiteboul è giovane e molto scaltro: bisognerà aspettare ancora per capire qual è la sua strategia effettiva. E quella che sta giocando non sarà certo la sua ultima mossa…

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