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F1, Red Bull: rotto il coprifuoco per lavorare sulle RB16

Il team di Milton Keynes non avrà alcuna sanzione: ha usato una delle due esenzioni previste dal regolamento sportivo.

Dettagli posteriore Red Bull Racing RB16

Foto di: Giorgio Piola

La Red Bull ha rotto il coprifuoco venerdì sera perché il team ha lavorato fino a tarda notte per cambiare l'assetto delle RB16 di Max Verstappen e Alexander Albon.

Questo, però, non comporterà alcuna sanzione in quanto si tratta di una delle due eccezioni che il regolamento consente di fare a ogni team in una singola stagione.

La FIA ha fatto sapere questa mattina che il team di Milton Keynes si è reso protagonista di una delle due violazioni consentite. Questa è stata fatta per apportare modifiche alle due monoposto.

Solitamente le infrazioni al coprifuoco sono legate sia alle riparazioni per i danni dovuti a incidenti che all'arrivo di un pacchetto di novità.

Red Bull ha però fatto sapere di non aver avuto alcun problema specifico da affrontare e che il tempo supplementare è stato ritenuto necessario per affinare gli assetti.

"Avevamo modifiche da apportare durante la notte in seguito al feedback dei piloti, quindi abbiamo utilizzato una delle due esenzioni al coprifuoco consentite per raggiungere il nostro obiettivo", ha dichiarato un portavoce del team. "Niente drammi, solo cose standard che hanno richiesto un po' di tempo".

Alla fine delle Libere 2 di ieri Max Verstappen aveva affermato che il team non era riuscito a fare alcune modifiche a causa del sopraggiungere della pioggia: "E' stato un peccato sia venuto a piovere, altrimenti avremmo potuto provare cose che avevamo richiesto dopo le Libere 1. Abbiamo molto lavoro da fare", aveva fatto sapere ieri l'olandese.

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