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F1 | Red Bull: Interlagos è stata un episodio, ma la Mercedes c'è

La squadra di Milton Keynes ha capito gli errori commessi in Brasile e a Yas Marina è bastata una sola sessione di prove libere al campione del mondo Max Verstappen per tornare a volare. La crescita della Mercedes però è concreta, perché le W13 sono si sono confermate le possibili sfidanti, pur non essendo vicinissime.

Liam Lawson, Red Bull Racing RB18

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Interlagos è stato un episodio? A giudicare dai riscontri emersi oggi a Yas Marina nelle prime due sessioni di prove libere sembrerebbe proprio di si. La Red Bull è tornata nella posizione occupata per tutta la seconda metà di stagione, ovvero davanti a tutti, sia nelle simulazioni di qualifica che nei long-run.

I tecnici della squadra lo avevano anticipato alla vigilia di questo weekend, parlando di cosa non ha funzionato in Brasile: un errore nel setup, che non è stato più possibile correggere a causa del format della gara sprint, che impone il regime di parco chiuso dopo la sessione FP1.

Ad Abu Dhabi si è tornati alla normalità, e per quanto riguarda il girone di ritorno del campionato 2022 vuol dire Red Bull che detta il passo. Max Verstappen, leader di giornata, ha osservato la sessione FP1 dai box, avendo ceduto la monoposto al tester della squadra Liam Lawson. “Ha fatto un buon lavoro – ha commentato il campione del mondo – è stato calmo e ha girato bene, ed è questo ciò che si chiede in queste occasioni”. E soprattutto, ha riconsegnato la monoposto perfettamente integra.

Max ha iniziato il suo weekend nella sessione FP2, e dai primissimi giri è apparso in modo abbastanza chiaro che il passo era quello giusto. “Devo essere onesto – ha ammesso – credo che la monoposto oggi sia stata subito nella giusta finestra di funzionamento. Abbiamo fatto delle prove e tutto alla fine ha funzionato bene, quindi sono contento di quanto emerso in questa giornata”.

Verstappen ha completato due giri veloci nella prima simulazione di qualifica, ottenendo un tempo al quinto giro (1’25”335) che sarebbe bastato per essere il miglior crono di giornata. Un po' a sorpresa Max è rientrato ai box per uscire con un secondo set di soft nuove, abbassando di altri due decimi il suo tempo.

“Abbiamo deciso di fare una seconda simulazione solo perché in quel momento c’era la temperatura che dovremmo ritrovare domani in qualifica”, ha poi chiarito Verstappen. Ma è soprattutto nei long-run che Max ha fatto la differenza, completando la simulazione con più di tre decimi al giro di margine sul più vicino degli inseguitori, ovvero George Russell, a parità di mescola media.

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

Nella sessione FP1 (senza Verstappen in pista) le due Mercedes hanno chiuso in prima e seconda posizione, ma anche quando la Red Bull numero 1 è tornata in pista Russell e Hamilton si sono espressi positivamente sulla competitività della monoposto.

Nei long-run la differenza di passo tra Mercedes e Red Bull non è trascurabile, ma i tre decimi (nel caso di Russell) ed i sei di Hamilton rimediati nella simulazione di qualifica, non rispecchiano fedelmente i valori in campo. Il vincitore di Interlagos con l’unico set di soft ha trovato traffico nel secondo settore, mentre Hamilton ha pagato una resa delle gomme non ottimale nel terzo settore.

“Nella FP2 il bilanciamento non è stato ottimale come nella prima sessione – ha poi spiegato Lewis – abbiamo fatto dei cambiamenti che semplicemente non hanno funzionato bene, e ho dovuto lottare con un fastidioso sovrasterzo. Per il resto siamo competitivi, anche se resta un po' un rischio la fase di warm-up delle gomme, non è ancora chiaro se per noi è meglio uno o due giri di riscaldamento, centrare la finestra non è proprio semplice e se non va bene il rischio è perdere grip nel terzo settore. Le Red Bull su questa pista sembrano un po' più veloci, come d’altronde ci aspettavamo. Ma sono fiducioso, ed abbiamo una notte per lavorare”.

Russell è entrato più nel dettaglio in merito al distacco che separa la Mercedes della Red Bull. “Sul giro veloce hanno probabilmente due decimi di vantaggio, sui long-run credo di più. Ma siamo contenti di esserci”.

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