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Red Bull impareggiabile, ma le Mercedes si sciolgono, Norris no

Max Verstappen nonostante la terza pole di fila si è lamentato con la squadra per averlo mandato in pista troppo presto nell'ultimo run della Q3. L'olandese ha temuto l'attacco di Norris con la McLaren, mentre a parità di motore le Mercedes non sono mai state protagoniste, segno che la freccia nera non riesce a contrastare la supremazia di Milton Keynes avendo già fermato lo sviluppo della W12 in galleria del vento.

 Lando Norris, McLaren,

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

“A Max non basta essere primo”. La frase, di Christian Horner, riassume bene il pomeriggio di Spielberg, in cui Verstappen ha conquistato la terza pole position consecutiva candidandosi al successo-bis sul Red Bull Ring.

La superiorità del binomio leader del Mondiale è stata confermata, ma Verstappen non ha digerito la scelta fatta nell’ultimo ‘run’ della Q3, quando il box lo ha mandato in pista per primo.

Max voleva una scia, e a giochi fatti aveva ragione, perché la pole position ha realisticamente rischiato di perderla (e sarebbe stato clamoroso) contro un Lando Norris ed una McLaren in stato di grazia.
“Non basta la pole position – ha confermato Verstappen -bisogna sempre cercare di fare le cose al meglio, e oggi qualcosa non è stata perfetta”.

“La Red Bull ha tra i due ed i tre decimi di vantaggio”, è stato il tormentone di Hamilton e Bottas nello scorso weekend a Spielberg, ed è una valutazione corretta, confermata anche nelle qualifiche di oggi.

Quello che in Mercedes non si aspettavano è che in quel margine si infilassero due avversari, ovvero Norris e Sergio Perez, scivolando così in quarta e quinta posizione. Il primo dato che salta all’occhio è che un motore Mercedes ha di fatto rischiato il colpaccio, visto che Norris ha mancato la pole position per soli 48 millesimi di secondo, ed è una valutazione che aiuta a leggere l’attuale situazione del team campione del mondo.

I dati di velocità massima certificano i problemi del progetto W12, con Hamilton e Bottas nelle posizioni di coda in tutti rilevamenti, ed in particolare alla staccata di curva ‘3’, in cui le due Mercedes risultano le monoposto più lente.

E Horner non ha perso occasione per punzecchiare Toto Wolff: “Non va poi così male la loro power unit, visto cosa ha fatto Lando!”.

Una stoccata avvalorata dai dati. “Domani ci aspetta una gara più dura di domenica scorsa – ha sottolineato Hamilton – non ho idea se la McLaren ha portato degli aggiornamenti questo weekend, ma sono stati super-veloci e Lando ha fatto un ottimo lavoro”.

Quando però è stato fatto notare a Lewis che un motore Mercedes è comunque in prima fila, ha scosso il capo, sviando la domanda: “Se guardo un giro di Max posso vedere che perdiamo ovunque, non è un punto in particolare, ma l’intera tornata. L’impressione è che abbiano ancora migliorato la macchina, ne abbiamo due davanti, e credo che per Max domani sarà una passeggiata verso la vittoria. Da parte nostra la strategia sarà quella di limitare i danni”.

Secondo il responsabile delle operazioni in pista della Mercedes, Andrew Shovlin, il problema è stato legato alle temperature: “La pista più calda che abbiamo trovato oggi non si è sposata al meglio con le nostre monoposto, e l’impressione è che non siamo riusciti a mettere le gomme nella giusta finestra di temperatura. La maggior parte dei nostri avversari nella Q3 è riuscita a trovare un decimo o due, un guadagno che noi non siamo riusciti ad avere, con il risultato di ritrovarci indietro”.

La gara di domani, che per quanto riguarda la prima posizione sembra decisamente scontata, vivrà su un confronto tutt’altro che prevedibile, vista la variabile Norris.

Quando l’ingegnere gli ha comunicato la seconda posizione finale, Lando ha esultato via radio, ma solo diverso tempo dopo (in conferenza stampa) ha appreso di aver mancato la pole position di soli 48 millesimi. Nessuno in McLaren ha voluto informarlo. “L’ho sentito da Max mentre rispondeva alle domande – ha confessato Norris – e non vi dico cosa ho pensato. Ma va bene anche così, credo di aver fatto uno dei migliori giri della mia carriera”.

Se qualche mese fa avessimo ipotizzato una McLaren davanti alle due Mercedes sarebbe sembrato un pronostico decisamente azzardato, una sparata, ma oggi è davanti agli occhi di tutti, almeno su queste tipologie di piste.

I 71 giri in programma domani per le posizioni alle spalle di Verstappen sono tutt’altro che scontati, visto che Lando e Perez scatteranno con gomme medie, esattamente come Hamilton e Bottas. Sembra fantascienza, invece è una realtà con cui Mercedes deve fare i conti. Con la prospettiva di un girone di ritorno stagionale senza grandi prospettive, visto che gli sviluppi sulla W12 sono di fatto conclusi.

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