Red Bull: il nuovo fondo fa funzionare la RB16
La Red Bull sembra uscita da un cono d'ombra nel quale era finita a Monza: la squadra di Adrian Newey ha fatto debuttare al Mugello una evoluzione tecnica importante che ha permesso di riavvicinare la RB16 alle Mercedes in prima fila del GP di Toscana. Si tratta di un nuovo fondo caratterizzato da undici slot nel bordo di uscita laterale del pavimento che hanno fatto sparire il precedente binario.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Max Verstappen conta di essere il pungolo delle Mercedes in prima fila nel GP di Toscana.
L’olandese al Mugello ha ritrovato una RB16 competitiva dopo il passo falso di Monza: nel “Tempio della velocità” la vettura di Adrian Newey non era sembrata in forma, al di là dei problemi di motore che l’hanno avversata, mentre sui saliscendi del tracciato della Ferrari è nuovamente sembrata l’unica in grado di mettere in difficoltà le frecce nere.
Red Bull Racing RB16, dettaglio del nuovo fondo con undici slot
Photo by: Giorgio Piola
Niente avviene per caso in F1: sulla Red Bull, infatti, ha fatto la comparsa un nuovo fondo che cambia l’andamento dei flussi e la generazione dei vortici nel bordo di uscita laterale del pavimento: sono spariti i binari longitudinali che verso le ruote posteriori si trasformavano in quattro slot a quarantacinque gradi, seguendo una tendenza molto diffusa.
Red Bull Racing RB16, dettaglio del vecchio fondo con i due binari che sono spariti al Mugello
Photo by: Giorgio Piola
Sulla RB16, infatti, ora si osservano ben undici soffiaggi in diagonale per alimentare quella che è la minigonna pneumatica grazie alla quale è possibile “sigillare” con il suolo buona parte della superficie del fondo, potendo sfruttare l’incremento di carico che si genera con l’assetto Rake in curva.
Sarà interessante scoprire se la Red Bull riuscirà a reggere il passo delle W11 in gara su una pista che esalta chi sa gestire le gomme che vengono sottoposte a carichi laterali che arrivano a 5,6g alla Savelli.
Questa importante evoluzione aerodinamica sembra andare nella giusta direzione, tant'è che la RB16 è parsa meno ostica da guidare anche per Alexander Albon che scatterà in seconda fila accanto al compagno di squadra.
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