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Red Bull: ecco il multi link posteriore della RB16B

Adrian Newey è riuscito ad apportare importanti modifiche alla sospensione posteriore della RB16B nonostante i vincoli del regolamento FIA: pur mantenendo gli stessi punti di attacco alla vettura ha rivoluzionato lo schema, passando dal tradizionale triangolo inferiore al sistema multi link. Si tratta di una scelta pensata in funzione dell'aerodinamica.

La sospensione posteriore della Red Bull Racing RB16B a confronto

La sospensione posteriore della Red Bull Racing RB16B a confronto

Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Tutti gli occhi sono puntati sulla Red Bull: nel paddock la pressione che c’è sempre stata sulla Mercedes favorita d’obbligo dell’era ibrida, per la prima volta si è un po’ spostata sulla squadra di Milton Keynes che ha chiuso i test collettivi di un paio di settimane fa con il miglior tempo di Max Vestappen.

La freccia nera ha accusato dei problemi e non ha mostrato il suo vero potenziale, per cui i fari si sono accesi sulla RB16B, una monoposto che ha saputo colpire per una serie di soluzioni che sono il frutto esasperato degli sviluppi già visti lo scorso anno, sulla vettura che con l’olandese aveva vinto il GP di Abu Dhabi, ultimo appuntamento del 2020.

Nel tentativo di Adrian Newey di recuperare il carico aerodinamico perso con i tagli all’aerodinamica, il genio inglese ha rivisto il retrotreno della macchina di Milton Keynes, spingendo certi concetti che erano già stati introdotti nella passata stagione in quella direzione.

La sospensione posteriore, quindi, pur mantenendo gli stessi punti di attacco alla scatola del cambio e alla struttura deformabile posteriore è stata radicalmente cambiata negli ancoraggi sul porta mozzo e nella funzione dei singoli bracci.

La sospensione posteriore della Red Bull RB16 a confronto con quella RB16B

La sospensione posteriore della Red Bull RB16 a confronto con quella RB16B

Photo by: Giorgio Piola

Tanto per cominciare non c’è più il triangolo inferiore, perché anche dietro la Red Bull è passata ad un concetto multi link che era stato introdotto nell’anteriore due anni fa.

E, cosa interessante, il braccio di convergenza (colorato di azzurro) non è più quello che s’infulcra alla struttura deformabile, ma è stato spostato nella parte anteriore, per cui gli elementi che costituivano il triangolo nel 2020 (colore giallo), si sono trasformati in due leve che si trovano a monte del semi asse (colore rosso).

Il retrotreno della Red Bull Racing RB16B

Il retrotreno della Red Bull Racing RB16B

Photo by: Giorgio Piola

Il giunto in pianta ha mantenuto la stessa posizione che aveva sulla RB16, ma le immagini viste dal dietro ci hanno mostrato come sia stato maggiormente inclinato dopo che il differenziale è stato sollevato per creare sul pavimento del fondo un canale.

La volontà è quella di convogliare un flusso maggiore che, almeno in parte, compensi quello perso davanti alle ruote posteriori per il taglio del marcipiede e il divieto di soffiaggi.

Le modifiche sono state pensate affinché gli elementi della sospensione assicurino una migliore funzione aerodinamica, pur mantenendo le stesse caratteristiche meccaniche.

I disegni di Giorgio Piola ci evidenziano come ci sia un costante lavoro di sviluppo su concetti che vengono evoluti nel tempo, a dimostrazione che sono possibili anche interventi importanti nonostante i vincoli dettati dalle norme 2021 molto restrittive.

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