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F1 | Red Bull: deve fare delle scelte per inseguire Leclerc

La squadra di Milton Keynes, battuta sul giro secco dalla Ferrari di Charles Leclerc, conta di rifarsi domani in gara potendo contare su una velocità massima superiore a quella della rossa. Horner e Marko, però, dovranno stabilire delle gerarchie nella riunione prima della partenza che potrebbero avere degli influssi nel rapporto fra i due piloti. Perez si sente in forma strepitosa e non vuole rinunciare alle sue prerogative, ma Max...

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Prima della sessione di qualifica nel box Red Bull c’era un certo ottimismo. Per quanto a Baku la pole position abbia un valore relativo, la sfida è sempre sentita, e sia Sergio Perez che Max Verstappen hanno iniziato la sessione puntando al massimo risultato.

Il giro capolavoro di Charles Leclerc ha poi raffreddato gli entusiasmi e, da buon comunicatore, Christian Horner ha tagliato corto portando l’attenzione sulla gara di domani.

“Avevo l’impressione che sul giro veloce la Ferrari sarebbe stata in vantaggio – ha subito chiarito Horner – ma in questa prima parte di stagione abbiamo dimostrato che la domenica la nostra macchina è competitiva. Siamo su una pista che permette di sorpassare, e speriamo di poter dar loro del filo da torcere. Su un rettilineo così lungo il DRS è molto potente, e questa generazione di monoposto permette di seguire da vicino un avversario senza problemi”.

Sergio Perez, Red Bull Racing

Sergio Perez, Red Bull Racing

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Basandoci sui riscontri emersi finora, la fiducia della Red Bull in vista della gara di domani è giustificata. Le due RB18 si sono confermate più veloci delle due Ferrari nel terzo settore, e i due chilometri di rettilineo sembrano essere un terreno di caccia ideale per Perez e Verstappen.

I margini non sono però così grandi come ipotizzato alla vigilia del weekend, e dall’analisi dei riscontri emersi in qualifica emerge un divario nell’ordine di un decimo, margine che senza l’aiuto del DRS non permette di poter superare una Ferrari in scioltezza.

C’è anche un altro aspetto che dovrà affrontare la Red Bull nel briefing pre-gara. Perez ha confermato ancora una volta che i valori emersi dal confronto con il compagno di squadra non hanno nulla a che vedere con i verdetti del 2021.

È un altro Checo, che ha trovato con la RB18 un feeling che invece sembra ancora mancare (sotto alcuni aspetti) a Verstappen. C’è però un aspetto nel quale Max fa ancora indiscutibilmente la differenza, ed è il ritmo che riesce ad avere a gomme fredde, ovvero la situazione che i piloti affrontano nel primo giro di gara.

Sergio Perez, Red Bull Racing, Max Verstappen, Red Bull Racing, al Parc Ferme dopo le qualifiche

Sergio Perez, Red Bull Racing, Max Verstappen, Red Bull Racing, al Parc Ferme dopo le qualifiche

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

In vista della partenza di domani, se Leclerc si confermerà leader all’uscita di curva 1 avrà una buona opportunità per allungare nel tratto guidato, quello in cui la Ferrari si esprime al meglio nonché quello in cui oggi Leclerc ha fatto la differenza.

La Red Bull sa bene che in questo frangente se dietro Charles ci sarà Verstappen avrà migliori possibilità di restare in zona DRS in attesa che l’ala mobile venga attivata, ma Max al via scatterà dietro a Perez. Se la squadra non metterà tutto in chiaro nel briefing, ci sarà da osservare con molta attenzione come si comporteranno i due piloti dal via alla staccata di curva 1.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

Verstappen tutto sommato ha incassato bene la terza posizione in qualifica, confermando di avere molta fiducia in vista di domani, mentre Perez ha avuto da recriminare con un problema alla sua power unit che lo ha tenuto fermo ai box per un minuto in più prima dell’ultimo ‘run’ della Q3.

“Quando sono tornato in pista ero da solo – ha commentato – senza alcuna speranza di poter trovare una scia, e sappiamo quanto sia importante su questo tracciato. Credo che abbiamo perso qualche decimo per questo motivo”.

“È stato un peccato – ha confermato Horner – con una scia Checo sarebbe stato più vicino, ma non credo che avremmo avuto la possibilità di far meglio di Leclerc”.

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