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F1 | Red Bull: Verstappen tenta la fuga, Perez lo asseconda

Alla squadra di Milton Keynes fila tutto liscio e l'olandese a Baku conquista la quinta vittoria stagionale che gli permette di costruire un bottino di 34 punti su Leclerc, mentre la Red Bull ha scavato un solco di 80 lunghezze sulla Ferrari portando Perez al secondo posto della graduatoria piloti. Horner non poteva sperare niente di meglio, ma invita i suoi a non abbassare la guardia perché la Ferrari resta un avversario temibile. Se non si rompe.

Max Verstappen, Red Bull Racing, primo classificato, festeggia all'arrivo al Parc Ferme

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Ci sono momenti in cui tutto gira nel modo giusto, periodi nei quali le scelte si rivelano tutte corrette anche quando sulla carta non lo sarebbero. La Red Bull è in un trend decisamente positivo, a Baku ha festeggiato la quinta vittoria consecutiva (la sesta in assoluto e la terza doppietta) provando la prima fuga stagionale.

A Monte Carlo il muretto box aveva vinto osando, a Baku ha pagato la scelta conservativa, complice (ovviamente) il problema che ha messo kappaò Charles Leclerc.

Max Verstappen, Red Bull Racing, festeggia la vittoria di Baku

Max Verstappen, Red Bull Racing, festeggia la vittoria di Baku

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Arrivata in Azerbaijan con il ruolo di favorita, la Red Bull dopo un terzo di gara era tutt’altro certa di poter chiudere il weekend con una doppietta.
“Quando Leclerc si è fermato (era il giro 9 in regime di VSC) abbiamo deciso di star fuori – ha spiegato Christian Horner – non abbiamo voluto anticipare così tanto la nostra sosta perché a parte sei giri percorsi nelle prove venerdì, non avevamo dati sul comportamento delle gomme. Come sarebbe andata senza il ritiro di Charles? Non lo sapremo mai, per noi è importante essere stati pronti ad approfittare dei loro problemi, è cruciale mettere punti nella classifica generale”.

I numeri dicono che la Red Bull è in fuga. +80 è il vantaggio sulla Ferrari nella classifica Costruttori, +34 il margine che, dopo Baku, separa Verstappen da Leclerc in quella riservata ai piloti.

Perez, Red Bull RB18, va al comando dopo il via nel GP dell'Azerbaijan dopo aver sorpreso Leclerc, Ferrari F1-75

Perez, Red Bull RB18, va al comando dopo il via nel GP dell'Azerbaijan dopo aver sorpreso Leclerc, Ferrari F1-75

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Tra i due si è inserito Sergio Perez, confermatosi veloce nel pomeriggio di Baku ma ovviamente non proprio entusiasta del risultato di giornata. La Red Bull ha messo in atto una gestione ‘soft’ delle gerarchie tra i suoi due piloti, lasciati ufficialmente liberi di correre ma fino ad un certo punto.

“Ci siamo confrontati prima della gara – ha chiarito Horner – ed abbiamo chiesto loro di darsi spazio a vicenda, d’altronde non ci siamo ancora scordati cosa è accaduto su questa pista nel 2018. In questa fase del campionato è cruciale che Max e Sergio siano leali tra loro, perché la priorità è massimizzare i punti contro la Ferrari".

"Sappiamo che al momento abbiamo una macchina molto veloce ma abbiamo anche visto quanto velocemente possano cambiare le gerarchie, quindi come squadra dobbiamo dare la priorità a questo aspetto”.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

A facilitare la vita al muretto della Red Bull è stata la differenza di prestazioni tra i due piloti, con un margine a favore di Verstappen che ha un po' sorpreso considerando quanto visto in pista tra venerdì e sabato.

“Max ha avuto un vantaggio significativo sul ritmo rispetto a Checo – ha confermato Horner – anche perché Sergio aveva dei problemi non da poco con le sue gomme”.

Un aspetto, quest’ultimo, che ha sorpreso non poco, visto che Perez è da sempre ritenuto uno dei piloti più ‘gentili’ con gli pneumatici posteriori.

“Ci sono sempre delle piccole differenze di setup tra Sergio e Max – ha confessato Horner – e senza i dati dei long-run ci siamo mossi un po' al buio. Max da sempre priorità all’avantreno, Checo meno, e credo che alla fine questi dettagli abbiamo fatto la differenza”.

Perez resta comunque sempre a distanza di una gara da Verstappen (-21) ma è un esercizio matematico che al netto di imprevisti è destinato a rimanere tale.

Max, giunto alla quinta vittoria stagionale contro il solo successo monegasco del compagno di squadra, sa che in condizioni ordinarie non può temere Perez, ed in caso di necessità potrà contare sulla squadra.

Il suo successo di Baku è il primo tentativo di fuga nella classifica 2022, un allungo che fa paura agli avversari non solo per la performance di Max e della sua monoposto, quanto per la solidità del binomio, temprato dall’intensa stagione 2021.

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Max c’è sempre, e anche quando la giornata non è delle migliori, porta a casa il possibile, senza storie e con una maturità che gli ha dato il titolo mondiale. È un cocktail micidiale quello di Max, che mette insieme la sicurezza del veterano e la freschezza dei suoi ventiquattro anni. Sarà dura tenerlo lontano dalla sua seconda chance iridata.

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