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F1 | Rebus gomme: Mercedes si qualifica in Q2 con le hard?

La pista di Jeddah, grazie a un grip maggiore del previsto, sta mettendo in difficoltà le gomme soft che tendono a muoversi sul battistrada nei curvoni veloci, togliendo un po' di confidenza ai piloti. La Red Bull fa fatica a innescare la giusta temperatura nelle prime tre curve, mentre la Mercedes va in surriscaldamento nell'ultimo tratto. Ecco allora nascere soluzioni alternative, anche se la pista andrà gommandosi...

Lewis Hamilton, Mercedes

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Secondo i dati Pirelli, forniti in ogni weekend di gara dopo le sessioni di prove libere, la differenza di performance tra le mescole rilevata sul circuito di Jeddah non presenta nulla di anomalo: la soft è tre decimi al giro più veloce della media, che a sua volta lo è di sei decimi rispetto alla hard. Sul fronte tecnico è realmente così, ma spesso ci scordiamo che tutto converge nelle mani del pilota, il quale per sfruttare al meglio il materiale a disposizione deve avvertire le sensazioni di grip e stabilità che gli consentono di affrontare una curva ad una certa velocità.

Valtteri Bottas, Mercedes W12

Valtteri Bottas, Mercedes W12

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Complice la notevole trazione che (un po' a sorpresa) ha confermato l’asfalto di Jeddah, nelle prove di ieri si è verificata una situazione molto rara. Al termine della FP2 i due tempi più veloci della sessione, realizzati da Hamilton e Bottas, sono stati ottenuti utilizzando gomme medie, e i due piloti della Mercedes non sono stati i soli.

Anche Tsunoda, ottavo, ha realizzato il suo miglior giro quando ha montato pneumatici hard, e così Ricciardo e Stroll. La soft, che questo fine settimana è la mescola C4, si è confermata un po' troppo morbida nei tratti ad alta velocità, e diversi piloti non hanno avuto un buon feeling quando nella simulazione di qualifica.

“Con le soft il battistrada si muove più di quanto avvenga con medie e hard – ha spiegato Mario Isola – e questo aspetto può trasmettere al pilota una sensazione di instabilità, soprattutto nelle curve veloci. In più le gomme soft richiedono anche una maggior attenzione nel giro di preparazione, un passaggio importante per poterle sfruttare al meglio”.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

In un team-radio Verstappen arrivato durante in una simulazione di qualifica, Maxsi è lamentato di non avere l’asse anteriore in temperatura nelle prime tre curve, un tratto della pista nel quale i dati confermano una superiorità Mercedes, mentre nell’ultimo settore Max ha evidenziato un miglior grip rispetto a Lewis.

È una coperta corta. Lanciarsi con le soft perfettamente in finestra comporta un vantaggio nel primo tratto ed un surriscaldamento nell’ultimo settore (ed è il caso Mercedes), viceversa lo scenario diventa quello descritto da Verstappen.

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“Diversi piloti finiscono col sentirsi più a loro agio con le medie perché gli consentono di attaccare senza doversi preoccupare di altri aspetti”, ha confermato Isola, ma cosa accadrà oggi in qualifica?

Sarà davvero possibile vedere dei big nella Q3 con gomme medie? È uno scenario poco probabile tra i top team, soprattutto considerando che la pista è destinata a migliorate il suo grip sessione dopo sessione, e che Mercedes che Red Bull non sembrano nelle condizioni di aggiungere delle variabili con rischi al loro weekend già sufficientemente ad alta tensione.

La scelta degli pneumatici fatta da alcune squadre fa pensare però a qualche potenziale strategia differente. Sette quadre sono allineate sulla scelta delle gomme a disposizione per oggi e domani: un set di hard, due di medie e sei di soft.

Le due Mercedes e Leclerc hanno rinunciato a un treno di soft per avere a disposizione un set in più di hard, mentre Sainz e le AlphaTauri hanno dato priorità ad un treno in più di medie. Quest’ultima scelta potrebbe essere giustificata da un ‘run’ in simulazione qualifica da completare oggi in FP3 con gomma media, una sorta di prova generale per la Q2.

Nel caso particolare della Mercedes, c’è anche chi ha ipotizzato che potrebbe essere utilizzato un set di hard in Q2.
“Tecnicamente sarebbe possibile per Bottas ed Hamilton passare il taglio con la mescola più dura – ha confermato un ingegnere di un’altra squadra – e questo gli consentirebbe di poter contare su un primo stint di gara molto lungo che gli darebbe qualche garanzia in più per proteggersi da eventuali safety car. Ma ha una controindicazione, ed è legato alla partenza e al primo giro di gara, dove pagherebbero non poco in termini di trazione rispetto a chi scatterà con medie e soft”.

Pneumatici Pirelli in termocoperta

Pneumatici Pirelli in termocoperta

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

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