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Raikkonen ha vuotato il sacco con Mattiacci

Il finlandese non si considera bollito, ma ritiene che la sua F14 T abbia qualcosa che non funziona

I suoi tifosi si sono offesi quando abbiamo definito "zombie" Kimi Raikkonen dopo il nono posto di Sochi. E' indubbio che il rendimento del pilota finlandese non sia minimamente paragonabile con quello dello scorso anno, quando aveva tenuto a lungo la Lotus in lizza per il mondiale piloti. E nemmeno accostabile al finlandese che ha vinto il mondiale nel 2007 proprio con la Ferrari.

Raikkonen quest'anno è parso rinunciatario alle prese con una F14 T che non gli è mai piaciuta dai primi test invernali a Jerez. Con quell'anteriore non preciso a causa di quella sospensione anteriore pull rod che riesce ad esaltare solo lo stile di guida di Fernando Alonso ma penalizza il suo, e quel brake-by-wire che ha condizionato pesantemente le sue staccate, togliendogli quella sensibilità con cui ha spesso fatto la differenza. Su OmniCorse.it abbiamo sempre messo in rilievo il disagio in cui si è venuto a trovare il pilota nordico.

Il finlandese, finora, ha avuto un atteggiamento impermeabile dentro e fuori il team. Si è comportato da perfetto professionista evitando qualsiasi nota polemica nei confronti di una macchina che non è competitiva. La sensazione che Kimi ha dato è stata quella del pilota che tira a campare, aspettando che svolti l'anno orribile con l'arrivo della 666 di James Allison, la Rossa del rilancio del Cavallino rampante.

Il confronto diretto con Fernando Alonso, però, è impietoso e lo spagnolo non ha mai perso occasione per farlo rimarcare con i giornalisti. Lo spagnolo è sesto nel mondiale piloti con 141 punti, mentre Kimi Raikkonen è solo dodicesimo con 41 punti nel carniere. La squadra del Cavallino è quarta nella graduatoria Costruttori perché sono mancati i piazzamenti auspicati di "Iceman", altrimenti il terzo posto non sarebbe affatto in discussione a favore della Williams.

A Sochi il pilota ferrarista sarebbe arrivato alla misura colma e per la prima volta avrebbe avuto un chiarimento piuttosto "duro" con Marco Mattiacci: Kimi per la prima volta avrebbe alzato i toni della voce per mettere in chiaro che si sta impegnando al 110% delle sue capacità, che non è affatto un pilota bollito ma che da questa macchina non riesce a trarre fuori il meglio perché c'è qualcosa che non funziona a dovere. Ha vuotato il sacco con franchezza con il team principal e i vertici del team. Con fermezza e senza le parole offensive usate da Alonso in Giappone.

Il rimbrotto del finlandese è stato letto in modo... positivo all'interno della squadra del Cavallino e c'è da scommettere che ad Austin, nel Gp degli Usa, Raikkonen potrà contare su un telaio diverso da quello usato fino ad ora per fugare tutti i dubbi di Kimi. Forse il letargo è finito: inizia il nuovo corso ferrarista con la presidenza di Sergio Marchionne e sta per arrivare Sebastian Vettel.

 

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