Ottava vittoria stagionale e quarto titolo iridato ormai veramente ad un passo per
Sebastian Vettel. Pur senza rifilare i distacchi abissali visti a Singapore, il pilota della
Red Bull ha dominato anche il
Gp di Corea, comandando praticamente dall'inizio alla fine e mettendo un'ipoteca importantissima sul suo quarto alloro consecutivo.
Con
Fernando Alonso che non è riuscito ad andare oltre al sesto posto, il tedesco ha portato a 77 punti il suo vantaggio nei confronti del ferrarista e questo vuol dire che si è già guadagnato un match point per chiudere i conti tra una settimana in Giappone: se vincerà anche a
Suzuki e lo spagnolo non farà meglio del nono posto, per lui potrà cominciare la festa.
Anche oggi è scattato con autorità dalla pole position e si è subito costruito un margine di sicurezza nei confronti di
Romain Grosjean, che però è stato bravo a non far crescere mai il distacco della sua
Lotus oltre ai 5". Neppure un doppio ingresso della
safety car ha messo in dubbio le certezze di
Vettel, che in entrambe le occasioni è ripartito in maniera perfetta, involandosi poi solitario verso l'ennesimo trionfo di questo 2013.
Alla fine alle sue spalle però non si è piazzato
Grosjean, nonostante si sia reso protagonista di una delle gare più belle della sua carriera, ma il compagno di squadra
Kimi Raikkonen. Ancora una volta il finlandese della
Lotus ha sfoderato una grande rimonta dopo una qualifica al di sotto delle aspettative, ma sicuramente l'arrivo della safety car, resosi necessario per l'esplosione della gomma anteriore destra di
Sergio Perez, che ha riempito la pista di detriti, lo ha aiutato consentendogli di annullare il distacco che lo separava dal tandem di testa.
Al restart poi
"Iceman" è stato bravissimo a scavalcare
Grosjean, al quale ha resistito con grinta fino alla fine. Sempre in occasione della ripartenza ha costruito il suo piccolo capolavoro anche
Nico Hulkenberg, che ha regalato uno straordinario quarto posto alla
Sauber. Il tedesco ha superato la
Mercedes di Lewis Hamilton e poi è stato un vero e proprio incubo per il britannico, che non è più riuscito a rispondere neanche mettendogli una grande pressione fino alla fine.
Nel box della squadra di Brackley forse dovrebbero fare mea culpa per la gestione della strategia di
Lewis: per mantenere la sua gara su un piano a due soste, infatti, lo hanno tenuto in pista anche quando ha iniziato a girare quattro secondi più lento dei migliori e questo lo ha pagato alla distanza, ritrovandosi alle spalle di entrambe le Lotus dopo il secondo pit stop.
Veniamo ora a
Fernando Alonso, che questa volta non è riuscito a sfoderare una delle sue rimonte. Anzi, il due volte campione del mondo ha addirittura perso una posizione rispetto alla griglia di partenza. A complicargli la vita ci ha pensato
Felipe Massa, che al primo giro si è girato in testacoda al suo interno, obbligandolo ad andare largo e a subire il sorpasso di
Hulkenberg.
Da quel momento in avanti ha passato la gara nella scia della
Sauber, patendo anche parecchi problemi di graining sull'anteriore destra (questo comunque è capitato quasi a tutti).
Fernando ha provato diverse volte l'attacco, senza mai riuscire a concretizzarlo, perchè la monoposto elvetica aveva un'ottima trazione in uscita dalla curva che immette sul lungo rettilineo del tracciato coreano. Una situazione che ha ricordato quasi quella di Abu Dhabi del 2010, quando Alonso non riusciva a scavalcare Vitaly Petrov.
Sfortunata anche la gara di
Nico Rosberg, che alla fine si è dovuto accontentare del settimo posto, dopo essere stato rallentato da una disavventura decisamente anomala: il muso della sua
Mercedes si è infatti sganciato quando occupava la quarta posizione. Tante scintille, un grande spavento, ma fortunatamente il figlio d'arte è riuscito a raggiungere i box e a ripartire chiudendo settimo con un bel sorpasso ai danni della
McLaren di Jenson Button a tre giri dalla fine.
Il problema con l'ala di
Rosberg però non è stato il solo momento di apprensione della corsa: poche centinaia di metri dopo il primo restart,
Adrian Sutil è finito in testacoda in staccata ed ha centrato la
Red Bull di Mark Webber, che ha immediatamente preso fuoco. In questo caso i commissari di
Yeongam hanno mostrato tutti i loro limiti non riuscendo subito a domare le fiamme e lasciando il retrotreno della
RB9 dell'australiano finisse quasi in cenere.
Ma la cosa più clamorosa è che un mezzo dei pompieri si è infilato in pista prima che lo facesse la safety car e così il leader
Sebastian Vettel si è improvvisamente trovato davanti un jeep che procedeva lentamente. Per fortuna non è successo nulla di grave, ma sicuramente si è trattato di una situazione pericolosa che si sarebbe potuta evitare.
Dopo l'errore del primo giro,
Felipe Massa è risalito fino al nono posto, portando a casa due punticini che hanno permesso alla
Ferrari di mantenere il secondo posto nel costruttori. Il brasiliano però è finito sotto investigazione per un contatto avvenuto nel finale con
Sergio Perez, che ha completato la zona punti con la sua
McLaren.
FORMULA 1, Yeongam, 06/10/2013
Classifica finale Gp di Corea
1. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - 55 giri
2. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - +4"2
3. Romain Grosjean - Lotus-Renault - +4"9
4. Nico Hulkenberg - Sauber-Ferrari - +24"1
5. Lewis Hamilton - Mercedes - +25"2
6. Fernando Alonso - Ferrari - +26"1
7. Nico Rosberg - Mercedes - +26"6
8. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +32"2
9. Felipe Massa - Ferrari - +34"3
10. Sergio Perez - McLaren-Mercedes - +35"1
11. Esteban Gutierrez - Sauber-Ferrari - +35"9
12. Valtteri Bottas - Williams-Renault - +47"0
13. Pastor Maldonado - Williams-Renault - +50"0
14. Charles Pic - Caterham-Renault - +1'03"5
15. Giedo van der Garde - Caterham-Renault - +1'04"5
16. Jules Bianchi - Marussia-Cosworth - +1'07"9
17. Max Chilton - Marussia-Cosworth - +1'12"8
18. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - +2 giri
19. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +3 giri
20. Adrian Sutil - Force India-Mercedes - +5 giri
La classifica del Mondiale Piloti: 1. Vettel 272; 2. Alonso 195; 3. Raikkonen 167; 4. Hamilton 161; 5. Webber 130; 6. Rosberg 122; 7. Massa 89; 8. Grosjean 72; 9. Button 58; 10. Hulkenberg 31; 11. Di Resta 36; 12. Sutil 26; 13. Perez 23; 14. Ricciardo 18; 15. Vergne 13; 16. Maldonado 1.
La classifica del Mondiale Costruttori: 1. Red Bull-Renault 402; 2. Ferrari 284; 3. Mercedes 283; 4. Lotus-Renault 239; 5. McLaren-Mercedes 81; 6. Force India-Mercedes 62; 7. Sauber-Ferrari e Toro Rosso 31; 9. Williams-Renault 1.
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