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Qualifying Race: ai piloti l'esperimento piace

La gara di 100 km del sabato che verrà introdotta a Silverstone per la prima volta ha raccolto pareri favorevoli da parte dei piloti, molto disponibili a fare una prova sul campo. Gasly ha dubbi sulla distribuzione dei punti che premierebbe i "soliti noti", mentre Tsunoda e Vettel sottolineano il fatto che si debba andare in qualifica solo con un turno di libere. E per un debuttante imparare la pista e mettere a posto la macchina in un'ora potrebbe essere poco.

Riflesso dell'auto di Lewis Hamilton, Mercedes W12 nel casco di un meccanico

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

La Qualifying Race tiene banco. In attesa delle dichiarazioni che arriveranno oggi nella conferenza stampa dei team principal, ieri sono stati i piloti a dire la loro sul nuovo format del weekend di gara che esordirà nella tappa di Silverstone.

Il dato che emerge è un approccio favorevole, con qualche dubbio che troverà risposta in quello che tutti gli interpellati sottolineano essere un test, una prova sul campo che aiuterà a maturare un giudizio definitivo.

“Per me non cambia molto – ha commentato Pierre Gasly – proveremo il format e vedremo se funzionerà. Credo che aumenterà l'interesse degli spettatori che seguono il weekend di gara a partire dal venerdì, quindi forse i numeri aumenteranno per quel giorno, e probabilmente anche il sabato potrà esserci un interesse maggiore".

"Non capisco però perché nella sprint qualifying solo i primi tre classificati prenderanno dei punti, considerando che Hamilton, Bottas e Verstappen corrono in un campionato… a parte, per noi non cambierà poi granché”.

Hamilton si è dichiarato favorevole ad un format di weekend variabile a seconda delle piste su cui fa tappa il campionato. “Credo che avremo modo di farci un’idea – ha commentato – vedremo come funzionerà e cercheremo di trarne insegnamento per il futuro. Ho sempre sostenuto che in gare come quella di Monte Carlo, solitamente non molto emozionante, potremmo considerare qualcosa di diverso, e mi piace vedere che oggi si stia facendo spazio una mentalità più aperta a valutare idee per fare dei passi avanti”.

“Trovo che sia una proposta interessante – è stato il parere di George Russell – vedo come positivi sia l’aspetto di rendere più intensa la giornata del venerdì, solitamente non seguita dal grande pubblico, che quella di sabato. Diamo un’opportunità a questa idea, se vedremo che rende il weekend più eccitante allora sarà promossa”.

Alcuni piloti nutrono ancora qualche dubbio sul poco tempo che ci sarà a disposizione per lavorare sul setup della monoposto, ed in particolare Yuki Tsunoda ha sollevato un’altra perplessità.
“Di base credo che sia una buona idea – ha spiegato – l’unico aspetto penalizzante, per me ed in generale per tutti gli esordienti, è la mancanza di tempo anche solo per familiarizzare con una pista. Nel caso di Silverstone non è un problema, è un circuito che conosco, ma se faremo tappa in Brasile, avrò solo sessanta minuti per prendere le misure al circuito di Interlagos e mettere a punto la macchina. Non è una situazione semplice per un debuttante, ma per il resto l’idea mi piace”.

Per Vettel i weekend con la sprint qualifying comporteranno un cambiamento importante nei programmi di lavoro delle squadre.
“Ci sarà solo un’ora di tempo per deliberare il setup – ha sottolineato Seb – poi saremo già in qualifica. Dovremo essere molto veloci nel fare le prove con gli ingegneri, ma sarà uguale per tutti, quindi ci adatteremo”.

Mick Schumacher ha invece sottolineato un altro aspetto, ed è quello relativo a potenziali imprevisti tecnici che potrebbero causare affanno alle squadre.
“Sarà un po' come tornare ai tempi della Formula 2 – ha spiegato Schumacher – quindi per me non sarà una grande novità. Ma potrebbe essere un bel grattacapo per le squadre qualora si verificassero degli imprevisti come incidenti o rotture meccaniche. Per quanto mi riguarda sono qui da poco tempo, e ritengo il Gran Premio un momento prezioso e speciale da tutelare, ma sono anche aperto a provare sul campo qualcosa di nuovo, e trovo fantastico che la Formula 1 lo stia facendo”.

Tra chi sposa l’idea, senza al momento vedere delle controindicazioni, c’è Carlos Sainz.
“La Sprint Qualifying? Sono favorevole – ha commentato - penso che la Formula 1 stia facendo un buon lavoro, e trovo che per provare un nuovo format sia il momento giusto. Quest'anno non abbiamo avuto grossi cambiamenti regolamentari, visto che sono in programma per il 2022, e questo ci permette di fare delle prove”.

“Non credo che possa cambiare molto per noi – ha concluso Sainz – lo scorso anno ad Imola abbiamo avuto a disposizione solo una sessione di prove libere prima delle qualifiche e abbiamo visto come ai piloti di Formula 1 basti davvero poco tempo per portare le monoposto al limite. Non mi aspetto stravolgimenti nelle gerarchie, ma credo che renderà tutto il weekend più interessante perché alla fine ciò che vogliamo fare è gareggiare tra noi, e con questo format avremo più tempo per farlo”.

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