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F1 | Pirelli: i cordoli di Abu Dhabi fanno temere un bis del Qatar

Mario Isola, responsabile dell'azienda italiana, non ha nascosto le sue perplessità per i nuovi cordoli posizionati alle curve 5 e 9, che rischiano di mettere particolarmente sotto stress le gomme. La paura è che in gara si possano creare dei problemi come già visto in Qatar con cordoli molto simili.

Pierre Gasly, AlphaTauri AT02

Zak Mauger / Motorsport Images

Il comprensibile incubo per la Pirelli è un finale del campionato del mondo 2021 influenzato da un problema agli pneumatici. Un timore reso ancor più grande dalla consapevolezza che in questo caso un eventuale avaria sarebbe una conseguenza, e non la causa, di un potenziale problema ampiamente annunciato, ovvero quello legato ai cordoli posti all’esterno delle due curve modificate per realizzare il nuovo layout di Yas Marina, la ‘5’ e la ‘9’.

Troppo fresco il ricordo del Gran Premio del Qatar, con quattro piloti colpiti da una foratura a causa dei cordoli molto aggressivi. Il responsabile della Pirelli, Mario Isola, ha ammesso di essere preoccupato dalla situazione.

“Su questa pista abbiamo cordoli molto simili a Losail – ha spiegato – non sono identici ma piuttosto aggressivi alla curva 5 e 9. È questo il punto che mi preoccupa di più, abbiamo visto nelle prove di Formula 2 e Formula 1 che i piloti tendono a salirci non di rado, e soprattutto alla 9 la velocità di percorrenza è più alta”.

Come è naturale che sia, la criticità emerge quando i piloti sono chiamati a spremere al massimo la monoposto, ovvero in qualifica ed in gara. Sono soprattutto i 58 giri di domenica a preoccupare, poiché i long-run completati oggi non hanno superato una dozzina di tornate, non arrivando ad un consumo degli pneumatici tale da tranquillizzare sui potenziali rischi.

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Se il finale di gara di domenica sera non sarà incandescente i piloti gestiranno gli ultimi dieci giri evitando di correre rischi, ma se lo scenario dovesse rivelarsi aperto, non sarebbe possibile chiedere a chi è in ballo per gara e Mondiale di alzare il piede.

“Avremo una situazione diversa rispetto al Qatar – ha spiegato Isola – ma è comunque qualcosa che dobbiamo considerare e a cui va prestata attenzione. Ora stiamo analizzando le gomme utilizzate oggi, anche se il numero di giri che hanno percorso non è quello di uno stint di gara, i long-run delle prove libere non sono sufficienti ad avere un quadro chiaro”.

“Il mio compito è evidenziare una potenziale area di preoccupazione – ha concluso Isola – e non sono un esperto di cordoli. Non sta a me dire se si possono cambiare o altro, mi affido alla FIA. Ho avuto una conversazione con loro ieri e ne avremo un'altra nella quale porteremo anche i risultati delle nostre analisi, sono sicuro che si potrà trovare una buona soluzione che soddisfi tutti”.

Appare però poco probabile che la FIA possa modificare le parti incriminate se gli interventi non scatteranno nella tarda serata di oggi, considerando che si tratta di un’operazione non breve.

L’impressione è che non ci saranno interventi, e ci si affiderà all’accortezza dei piloti nel cercare di evitare i passaggi prolungarti in punti che soprattutto in gara potrebbero comportare un prezzo molto alto da pagare. Le squadre sono al corrente della situazione, ed ovviamente tutti i piloti sono (o saranno) informati in merito al comportamento da tenere in gara.

Dettaglio dei cordoli del circuito di Yas Marina all’ uscita di curva 9

Dettaglio dei cordoli del circuito di Yas Marina all’ uscita di curva 9

Photo by: Roberto Chinchero

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