Pianginho Barrichello reclama un mondiale di Michael
Rubens poteva risparmiarsi l'ennesimo lamento, sapendo le condizioni in cui si trova Schumacher oggi
Questa volta Rubens Barrichello ha perso l'occasione per stare zitto. Il brasiliano intervistato la notte scorsa durante il talk-show Agora è Tarde su TV Bandeirantes è tornato nel ruolo del "pianginho" che in certi momenti della sua carriera lo ha trasformato nel "paperino" del Circus.
Rubinho ga ripreso a lamentarsi del trattamento ricevuto in Ferrari: “Tante volte ho aiutato Schumacher a vincere: uno dei suoi sette titoli mondiali avrebbe dovuto essere mio”.
In particolare Rubens Barrichello, che è stato pilota della squadra di Maranello dal 2000 al 2005 al fianco di Michael Schumacher, è tornato a essere polemico ricordando l'episodio del Gp di Austria del 2002, quando si fece superare dal campione tedesco solo davanti alla linea del traguardo, dopo un perentorio ordine via radio impartito dal muretto box da Jean Todt: “Non volevo farlo, però ricordo che mi era arrivata una comunicazione radio dal muretto he mi aveva fatto pensare alla mia famiglia. Allora ho deciso di alzare il pedale dell'acceleratore. Sono certo che il 99% dei brasiliani avrebbe fatto lo stesso nei miei panni: se avessi rifiutato la mia carriera in F.1 probabilmente sarebbe finita quel giorno”.
Rubens ha perso un Gran Premio e non un mondiale. Una gara che si sarebbe meritato in pista, ma che non avrebbe cambiato la sua carriera di secondo, confermata anche nel proseguo della sua carriera.
Barrichello legittimamente si è sentito defraudato dalla Ferrari, ma avrebbe potuto risparmiarsi l'ennesimo pianto greco non fosse altro in rispetto delle condizioni in cui si trova oggi Michael...
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