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Philippe Bianchi: "Jules può svegliarsi o non farlo mai"

A cinque mesi dall'incidente di Suzuka resta in coma. Un avvocato cerca di capire se ci sono responsabilità

Philippe Bianchi:

Sono passati ormai cinque mesi da quella domenica piovosa di ottobre che ha cambiato la vita di Jules Bianchi: negli ultimi giri del Gp del Giappone, la sua Marussia si infila sotto al trattore che stava recuperando la Sauber di Adrian Sutil e poi c'è il buio. Papà Philippe è tornato a parlare dalle colonne della Gazzetta dello Sport, ma purtroppo non ci sono novità rilevanti per quanto riguarda lo stato di salute del suo ragazzo.

"Serve pazienza, tanta pazienza. Ci sono piccoli progressi, ma Jules resta sempre in coma. E finché non si sveglierà, l'unica cosa che possiamo fare è aspettare. I dottori non si pronunciano, fino a quando resta in questo stato non possono dire nulla. Potrebbe svegliarsi oppure non farlo mai. Di sicuro Jules sta combattendo, il suo fisico è sempre buono e forte. Lui non molla e non lo facciamo neppure noi. Però non è facile, vivere così è inumano, non sapere come andranno a finire le cose è davvero difficile. Sapere che in ogni momento può arrivare una chiamata spiacevolissima dall'ospedale, ma dobbiamo essere forti per Jules" ha detto.

Riguardo a quello che è successo quella domenica a Suzuka, Philippe Bianchi sembra convinto che non sia stato raccontato tutto, ma per il momento ha lasciato che sia un avvocato ad occuparsi della questione. Lui preferisce rimanere accanto al suo Jules.

"Ho deciso una cosa: il mio compito al momento resta soltanto quello di occuparmi di Jules. Per quello che è successo in Giappone mi sono preso un ottimo avvocato: è lui che sta studiando tutto quello che è successo quel giorno e, fino a quando il mio legale non sarà arrivato ad una conclusione, io non posso e non voglio dire niente. Non so ancora che strada prenderemo, cosa succederà in futuro, di sicuro quello che è accaduto a Suzuka non è stata una situazione normale di gara. L'inchiesta ha detto che in pista non è successo niente di sbagliato, però poi hanno cambiato tutto. Ripeto, in questo momento non mi voglio mettere in mezzo, penso solo a Jules. Io penso che si sveglierà, non è rimasto con noi tutto questo tempo per niente. Sta facendo sicuramente la gara più bella della sua vita e sono sicuro che alla fine la vincerà" ha proseguito. E poi ha aggiunto una cosa importante: "Se c'è qualcuno che ha avuto delle responsabilità in quanto è accaduto, dovrà senz'altro pagare".

Anche se sono passati già cinque mesi, il mondo della Formula 1 non si è dimenticato di Jules: "Felipe Massa è uno sempre molto presente, così come Raffaele Marciello. Il piccolo Antonio Fuoco è venuto a trovarlo e Jean-Eric Vergne si fa sentire spesso, ma dopo... Del resto, come si dice? The show must go on, bisogna accettarlo, la vita è così".

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