Philippe Bianchi: "A volte Jules ci stringe le mani"
A sei mesi dall'incidente di Suzuka il francese resta in coma, ma il padre vede piccoli miglioramenti
Passano i giorni, le settimane e i mesi, ma dall'ospedale di Nizza purtroppo non arrivano novità rilevanti sulle condizioni di Jules Bianchi, vittima lo scorso ottobre di un terribile incidente nelle fasi conclusive del Gp del Giappone, con la sua Marussia che si era infilata sotto ad una mezzo che stava recuperando la vettura di Adrian Sutil, e da allora rimasto in coma.
Solo sporadicamente torna a parlare papà Philippe per dare qualche piccolo aggiornamento sulle condizioni del figlio, come ha fatto stamani tramite Nicematin.com: "Sono sicuro che Jules lotta con forza, lo ha fatto prima dell'incidente e lo fa anche ora. Ogni giorno corre una maratona. Da un punto di vista clinico le sue condizioni sono stabili, è autonomo, non ha problemi fisici, tutti i suoi organi lavorano senza assistenza".
Per quanto molto piccoli, Philippe Bianchi vede comunque dei progressi: "Per questo tipo di traumi i miglioramenti sono sempre molto lenti. Facendo però un confronto con quanto hanno detto i dottori giapponesi che lo hanno operato immediatamente dopo l'intervento, c'è la differenza che c'è tra il giorno e la notte. Quando siamo arrivati in Giappone sembravano non esserci speranze, la prognosi era allarmante e ci parlavano di almeno un anno di attesa prima di un'ipotesi di trasferimento in Francia. In sette settimane è stato invece fatto e Jules respira autonomamente".
La famiglia resta sempre al suo fianco e ogni tanto Jules gli regala anche qualche sussulto: "Ci alterniamo io, la mamma, il fratello e la sorella. E anche Gina, la fidanzata tedesca, che ora vive qui. E accanto a lui vediamo che delle cose succedono. A volte è più attivo, si muove di più, le sue mani stringono le nostre. E' difficile sapere però se siano semplici riflessi o altro".
Infine, ha voluto rivolgere ancora una volta un ringraziamento a tutti coloro che stanno facendo sentire il loro affetto alla famiglia: "Tutti quelli che pensano a lui e per lui pregano sono una grande motivazione. Ringrazio tutti e dico loro che daremo sempre aggiornamenti su Jules, belli o brutti che siano".
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