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F1 | Perez: "Voglio il titolo, ma non aspettatevi pazzie con Max"

Sergio Perez si sente finalmente parte del team Red Bull e crede di avere le carte in regola per lottare per il titolo. Poi, però, sottolinea: "Io e Max siamo maturi abbastanza per evitare follie".

Max Verstappen, Red Bull Racing, Sergio Perez, Red Bull Racing

Foto di: Red Bull Content Pool

44 a 43. Sergio Perez è il primo e unico inseguitore di Max Verstappen nel Mondiale Piloti 2023. I due sono separati da un punto, ma in favore dell'olandese, per via del giro veloce ottenuto da Max al Gran Premio dell'Arabia Saudita, gara vinta dal messicano dopo un grande fine settimana.

Che Perez possa essere un pilota veloce lo dice la sua storia in Formula 1. Ciò che però desta più di un dubbio è la sua capacità di lottare per una stagione intera contro il 2 volte campione del mondo Max Verstappen, il quale ha lo stesso materiale e un team che, nemmeno troppo velatamente, è completamente a sua disposizione.

Perez, però, pensa che la RB19 attuale e gli aggiornamenti che sono in produzione a Milton Keynes possano continuare ad aiutarlo, mantenendo molto alto il feeling tra sé e la monoposto realizzata da dipartimento progettazione diretto da Adrian Newey.

"Sicuramente mi sento più a mio agio in macchina. Credo che siamo riusciti a imparare un po' di più rispetto alla passata stagione. Non solo in termini di vettura, ma anche per quanto riguarda l'assetto e riguardo come compensare i problemi che avevo nel 2022".

"Stavamo cercando di tirare fuori prestazione dalla monoposto, cosa che abbiamo fatto soprattutto alla fine dello scorso anno. Ma in generale, sì, mi sento piuttosto a mio agio con la RB19. Credo che il passo gara, il passo in qualifica, nelle prime due gare della stagione ci siano state. Dunque ora è questione di come riusciremo a evolvere la monoposto e cercare di fare in modo che questo buon momento prosegua".

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Sergio Perez, Red Bull Racing

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Sergio Perez, Red Bull Racing

Photo by: Red Bull Content Pool

"Lo scorso anno lo sviluppo della monoposto è stato basato praticamente sul dimagrimento della macchina, e questo ha aumentato la forbice delle prestazioni tra me e Max... in suo favore. Credo che, almeno al momento, entrambi stiamo chiedendo le stesse cose dopo le prime gare, in cui, per altro siamo stati vicinissimi sul bilanciamento e abbiamo chiesto cose simili. Dunque, per il momento, credo sia una buona cosa".

L'ex pilota di Racing Point si sente talmente a proprio agio nel team che crede di avere possibilità di vincere il titolo iridato 2023. Per battere piloti del calibro di Verstappen non servirà solo costanza di rendimento, ma anche mentale (basti ricordare quello che fece Nico Rosberg nel 2016 per battere Lewis Hamilton). Perez si sente pronto e finalmente inserito in un team che corre finalmente con 2 vetture non per dovere, ma perché ha capito di poter fare affidamento anche su di lui.

"Sono completamente convinto di avere le carte per battere Max. Quando sono arrivato in Red Bull le cose erano diverse. Di base loro correvano con 2 monoposto perché erano costretti a farlo. E posso dire invece che ora mi sento completamente parte del team. Mi sento davvero in un team in cui c'è posto per me e sono ben rispettato. Credo che sia una bella situazione, per un pilota, essere dove mi trovo ora. Credo davvero di avere il completo supporto del team così come lo ha Max, e che avrò ogni singola opportunità di vincere il Mondiale Piloti così come l'avrà Max".

"Credo davvero di poter vincere il titolo. Abbiamo una monoposto fortissima, un pacchetto molto forte, una monoposto con cui mi sento a mio agio, con cui lavoro bene e credo che la direzione in cui la vogliamo sviluppare sia giusta. Ora sarà importante cercare di rimanere in lotta per il titolo nel corso della stagione, una monoposto che ti mantiene competitivo in qualunque situazione".

"Sono qui per fare il meglio per me stesso, non solo per il team. Voglio dire, se devo essere onesto, io e Max abbiamo un rispetto per l'altro molto più grande di quanto la gente possa percepire al di fuori. Nel team c'è una grande atmosfera, c'è un livello di rispetto molto alto tra noi, ma anche con gli ingegneri delle due parti del box. Quindi credo che siamo entrambi maturi a sufficienza per sapere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Sai, credo che se la lotta tra noi dovesse continuare, sono certo che le cose tra noi non cambierebbero", ha concluso il messicano.

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