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Perez: "Il piano B è un anno di stop dalla F1"

Il pilota messicano è quarto nel mondiale piloti eppure sa che sarà scaricato dalla Racing Point. E' in lizza per la seconda Red Bull, ma pare che il favorito sia Hulkenberg: "Checo" è pronto a un anno sabbatico, perché ha ancora molta voglia di correre in F1.

Sergio Perez, Racing Point,2° posto, sul podio

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Sergio Perez è al momento quarto nella classifica del Mondiale 2020, avendo conquistato 100 punti nonostante l’assenza forzata nelle due gare di Silverstone. Il messicano sta vivendo giornate con un mix contrastante di sensazioni: da una parte la concreta chance di poter chiudere al meglio la stagione con la Racing Point, dall’altra la consapevolezza che queste ultime tre gare del 2020 potrebbero essere le sue ultime in Formula 1.

‘Checo’ si è mentalmente preparato a vivere un 2021 lontano dalla routine del pilota titolare, ma c’è sempre un occhio a quel piccolo bagliore in fondo al tunnel, ovvero la Red Bull.

Se non si concretizzerà questa opportunità, che oggi appare poco probabile, per Perez potrebbe valutare un accordo nel lungo periodo, un’opportunità da terzo pilota con un team importante per non restare inattivo nel 2021, a patto però di tornare titolare la stagione successiva. ‘Checo’ è molto abbottonato sul suo futuro, ma fa capire che potrebbe davanti ad un’opportunità di qualità non si tirerà indietro.

“In questo momento posso solo attendere una decisione che sarà presa da altri – ha confermato Perez – il mio futuro non è nelle mie mani. Se parliamo di Formula 1 c'è solo un’opzione, è molto chiaro".

"Sono qui da diversi anni, la mia intenzione è di andare avanti anche perché credo di essere all’apice della carriera, ho voglia di proseguire ma se c’è un piano di qualità, un buon progetto che possa tenere alta la mia motivazione. Viceversa, preferisco lasciar perdere”.

‘Checo’ ha sorriso quando gli è stato chiesto per quale motivo la Red Bull dovrebbe preferirgli Albon o Hulkenberg:
“Non è a me che dovete porre questa domanda! Se dipendesse da me, beh, direi che sono la migliore opzione, ovviamente, ma non posso essere io a giudicare me stesso”.

Quello che colpisce molto di Perez è la calma e l’apparente serenità che conferma anche quando parla della possibilità di doversi fermare:
“So cosa voglio fare, il piano A è ovviamente quello di andare avanti, il piano B prevede di fermarsi per un anno e capire come posso andare avanti senza correre, vedere se mi mancherà davvero o se magari dopo un po' mi ritroverò a valutare altre cose da fare con lo stesso entusiasmo. Avrò un anno per pensare a cosa voglio fare".

"Una vita senza motorsport? Non credo proprio sia impossibile, ho tanti interessi al di fuori delle corse, ma ho un’età che mi permette di poter rimandare questo passaggio e completare la mia carriera in pista, sempre che ci siano le possibilità. Ma non mi spaventa considerare un futuro diverso, ho una bella famiglia, voglio vedere crescere i miei figli e tante altre cose. Si, posso immaginare una vita senza motorsport”.

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