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Allison: "Dobbiamo migliorare ad ogni gara"

Il direttore tecnico della Ferrari è convinto che a breve farà un salto di qualità anche Kimi Raikkonen

Allison:
Chiedete a chiunque lavori in Formula 1 se fa differenza tornare a gareggiare in Europa dopo il poker di Gran Premi lontano da casa: vi sentirete rispondere un risoluto "". Le ragioni sono ovvie: voli più brevi, nessun jet lag e una settimana agonistica più corta con meno cose da impacchettare e spacchettare. Tuttavia, da un punto di vista prettamente tecnico, il Gran Premio di Spagna di questa domenica per la Scuderia Ferrari è semplicemente un’altra gara. Questo perché il team porterà in pista a Montmelò qualche nuovo aggiornamento per la F14 T ma non sarà né più né meno di quanto accaduto ad ogni corsa fin dall’inizio della stagione. Di certo per progettisti ed ingegnerei c’è stato più tempo a disposizione per lavorare, data la pausa di tre settimane dalla gara di Cina. Il principio di sviluppo continuo che sta portando avanti il team, però, non cambia, come spiega il Direttore Tecnico James Allison: "Credo sia sbagliato chiedersi se il vero potenziale della vettura si sia visto in Bahrain o in Cina – dice – Si tratta di un errore vederla in questi termini per il semplice motivo che non si trattava della stessa vettura. Tra le due gare abbiamo migliorato la monoposto in modo abbastanza significativo, quindi non è stata solo questione di aver cambiato pista, è cambiata anche la nostra vettura". "Stiamo imparando come tirare fuori le prestazioni dalle nuove regole e, sperabilmente, contiamo di riuscire a rendere la nostra vettura più competitiva", continua il britannico. "La chiave per una stagione positiva è continuare a migliorare ad ogni gara. Se riusciamo a portare un aumento significativo di prestazione alla nostra monoposto a ciascuna delle prossime gare continueremo a vedere dei passi avanti e riusciremo finalmente a definire il vero valore della F14 T al di là della sua resa in una gara in particolare". Certo, nello sport dei motori, il cronometro dà giudizi insindacabili sulla qualità dei progressi, ma il dato assoluto non significa nulla finché non ci si misura con gli avversari, che in questo periodo di tempo avranno a loro volta lavorato duramente. In questo senso i 4.655 metri del Circuit de Catalunya, alla periferia di Barcellona, costituiscono il perfetto banco di prova per confrontare i progressi della vettura sotto ogni aspetto. Il lavoro degli ingegneri dovrà ora essere "interpretato" dai piloti ed Allison in questo senso si dice impressionato dall’impegno dei piloti Ferrari: "Con Fernando abbiamo visto uno straordinario livello di prestazione, ha tirato fuori ogni punto possibile da ciascuna situazione. Kimi d’altro canto sta lavorando molto bene con il team, collaborando con gli ingegneri a fondo e aiutando a farci comprendere come fare crescere questa vettura. La sua classe è indiscutibile e sono sicuro che nel volgere di breve tempo saremo in grado di vedere anche in pista i risultati di questo lavoro".

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