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Fry: "Silverstone ha punti in comune con Barcellona"

Le parole del direttore tecnico della Ferrari fanno ben sperare visto che in Spagna le F138 volavano

Fry:
"Ogni gara ha la stessa importanza quindi non vedo Silverstone come un appuntamento speciale. Ad essere onesti, tutte le gare sono uguali per me: cerchiamo di vincere e di fare il nostro meglio ogni volta, che si svolgano a Silverstone, a Barcellona o a Montreal. L’obiettivo è identico: fare il massimo con quello che abbiamo a disposizione". A giudicare da queste parole si direbbe proprio che il fatto che il prossimo fine settimana si vada a correre a casa sua, a Silverstone, non sembra fare troppa differenza per Pat Fry, direttore tecnico della Ferrari. Durante queste quasi tre settimane di pausa, a Maranello il tecnico britannico ed il suo gruppo di lavoro si sono dati parecchio da fare per migliorare la F138 in vista del Gp di Gran Bretagna: "Abbiamo dedicato tanto tempo all’analisi dei dati delle ultime gare, sia per quanto riguarda l’aerodinamica che il comportamento delle gomme, cercando di mettere insieme il miglior pacchetto possibile per Silverstone. Abbiamo qualche aggiornamento in arrivo per questa gara e dobbiamo fare in modo di essere preparati nella maniera migliore per sfruttarne il potenziale. L’analisi dei dati provenienti dalla galleria del vento è stata effettuata pensando a quale possa essere il miglior assetto della monoposto su questo tracciato, utilizzando le novità in arrivo". La buona notizia per Fernando Alonso e Felipe Massa è che quello britannico è un circuito che presenta caratteristiche simili a quello di Barcellona, quindi dovrebbe rivelarsi adatto alle Rosse: "Monaco e Montreal sono molto diversi dai circuiti tradizionali. Il primo fa storia a sé mentre a Montreal è tutta questione di trazione, come in Bahrain. A Silverstone, invece, il punto decisivo è il comportamento sulle curve veloci che si susseguono l’una all’altra: se proprio vogliamo fare un paragone ci sono dei punti in comune con Barcellona. Peraltro, ci sono delle sfide specifiche che bisogna affrontate su questa pista: con così poche curve lente, bisogna cercare di far funzionare la vettura al meglio in quelle veloci. Ciò significa ottimizzare l’altezza da terra e scegliere la configurazione aerodinamica per ottenere la miglior prestazione possibile in quest’area".

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