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La McLaren perde il capo progettista

Pat Fry ha lasciato Woking: doveva essere il responsabile della monoposto 2011

Pat Fry lascia la McLaren. La notizia è di qualche settimana fa, quando il progettista inglese ha ufficializzato a Martin Whithmarsh la decisione di non rinnovare il contratto con il team di Woking, ma è venuta alla luce solo nel paddock di Montecarlo. Ma chi è Pat Fry da scatenare tanta attenzione? Intanto diciamo che non ha alcuna parentela con Nick Fry, dirigente della Mercedes Grand Prix, ma solo omonomia. Si tratta di una figura di primo piano nello staff tecnico diretto da Paddy Lowe. Pat, infatti, era il capo progettista destinato al disegno della monoposto del prossimo anno. Nella struttura di Woking si alternano due gruppi di lavoro distinti ad anni alterni: la MP4-25, per esempio, è firmata e seguita da Tim Goss (come la MP4-21 e MP4-23), mentre Fry ha curato le McLaren con i numeri di telaio pari (20, 22 e 24). L'inglese che ha 46 anni è una delle colonne portanti della squadra di Woking, visto che ne fa parte da 17 anni: in precedenza era stato alla Benetton dal 1987 al 1993. Di formazione è un ingegnere elettronico che ha iniziato a lavorare ai sistemi elettroni della Thorn Emi (era stato destinato anche ad un programma missilistico!) e poi aveva sviluppato in Benetton le sospensioni attive. Nel tempo si è trasformato in ingegnere di pista e poi in capo progettista. Fry ha già iniziato il periodo che gli inglesi chiamano di “gardening”, vale a dire fermo lavorativo che di solito è di sei mesi, mentre Paddy Lowe dove riorganizzare la struttura tecnica interna, dal momento che la progettazione della monoposto 2011 sta per iniziare proprio in questi giorni e c'è da trovare un nuovo chief designer. Martin Whithmarsh mostra gratitudine per Pat, ma non sembra preoccupato: “Penso che sia arrivato ad una scelta importante dopo tanti anni trascorsi da noi lavorando duramente. All'interno della squadra ci sono giovani capaci che stanno crescendo. Per qualcuno di loro questa situazione apre l'opportunità di crescere e mostrare che fame hanno di arrivare alle nostre posizioni. Nessuno è insostituibile e le nuove leve stanno arrivando...”. Cosa farà Fry? In McLaren ha lasciato intendere che vuole concedersi un periodo lontano dalla F.1, ma le date dell'addio, invece, lasciano presupporre che possa essere allettato da altre proposte. C'è chi parla di seguire Joan Villadelprat con cui ha lavorato nell'esperienza Benetton nella nascita della Epsilon Euskadi e chi lo vorrebbe collaborare con un altro amico di vecchia data, Giorgio Ascanelli, alla Toro Rosso, magari dalla galleria del vento di Bicester, senza l'obbligo di trasferirsi in Italia.

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