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F1 | Orologi aggiunti ai gioielli banditi: rischio 250.000 euro di multa!

I piloti di Formula 1 sono stati avvisati che anche gli orologi entreranno a far parte dell'elenco dei gioielli vietati durante la guida, con multe che potrebbero arrivare fino a 265.000 dollari.

Anelli di Lewis Hamilton, Mercedes-AMG

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

I piloti di Formula 1 sono stati istruiti a rimuovere ogni gioiello in vista del Gran Premio di Miami di questo fine settimana, con la FIA che spinge sul tasto della sicurezza, al fine di prevenire infortuni in caso di incidente o di incendio.

Il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, tuttavia, ha ottenuto un'esenzione di due gare, in quanto alcuni dei suoi gioielli non possono essere rimossi facilmente.

In vista delle qualifiche dell'appuntamento della Florida, la FIA ha emesso un ulteriore chiarimento sulla sua interpretazione delle regole ed ha specificato che anche gli orologi saranno considerati parte del divieto.

Una nota del direttore di gara per il GP di Miami spiega: "Nell'interesse della sicurezza, gli orologi saranno considerati come gioielli".

Non è stato diffuso alcun documento ufficiale che spieghi le sanzioni che saranno comminate in caso di infrazione delle regole, ma alcune fonti hanno suggerito che i commissari utilizzeranno un sistema che punirà la reiterazione delle infrazioni.

Si suggerisce che una prima infrazione porterebbe ad una multa di 52.000 dollari, mentre delle recidive potrebbero portare la somma della sanzione fino a 265.000 dollari (250.000 euro) oltre ad accumulare alcuni punti di penalità sulla superlicenza del pilota.

Kevin Magnussen, Haas F1 Team

Kevin Magnussen, Haas F1 Team

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Il rischio di una multa così salata è una delle ragioni per cui Kevin Magnussen ha detto di essersi assicurato di rispettare al meglio le regole ed essersi tolto anche la fede quando va in macchina.

"Non voglio pagare una multa di 250.000 euro", ha scherzato.

Magnussen comprende le ragioni di sicurezza dietro a questa richiesta della FIA, ma il fatto di avergli chiesto di rimuovere anche un oggetto simbolico come la fede non lo ha fatto sentire a suo agio.

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"Capisco quello che stanno facendo, ma è una fede nunziale intorno al dito", ha detto. "Al massimo mi brucerei un dito e, se dovesse succedere qualcosa di brutto, vorrei avere la mia fede al dito. E' brutto togliersela".

"Con una cosa del genere, come una fede, deve esserci un modo per decidere di prendersi le proprie responsabilità", ha concluso.

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