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F1 | Ocon: "La FIA dovrebbe fare di più per la nostra sicurezza"

Il francese della Alpine ha criticato la FIA per non aver ascoltato le richieste dei piloti che già ieri, dopo lo schianto di Sainz, avevano chiesto di mettere delle barriere tecpro nella via di fuga di curva 13.

L'auto di Esteban Ocon, Alpine A522 dopo l'incidente nella FP3

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La sessione di qualifiche andata in scena a Miami si è chiusa con una polemica lanciata da Esteban Ocon. Il pilota della Alpine non ha potuto prendere parte al turno a causa dei danni riportati al telaio della sua monoposto in occasione di un violento impatto contro le barriere avvenuto nel corso delle FP3.

Ocon ha perso il posteriore della A522 all’ingresso di curva 13 ed è andato ad impattare con il lato sinistro della monoposto contro il muretto in cemento posto all’esterno della via di fuga.

 “Ho perso il posteriore nel tratto peggiore della pista e mi scuso col team per quanto accaduto. La nostra vettura è competitiva. È un errore che solitamente non commetto”. Sono state queste le prime dichiarazioni di Ocon che poi ha puntato l’indice contro la Federazione per non aver ascoltato le richieste dei piloti che spingevano per l’installazione delle barriere tecpro.

“Ciò che è inaccettabile è aver subito una decelerazione di 51G per un impatto non così grande. Non sono stato l’unico pilota ad uscire in quel punto. È successo anche a Carlos e lui si è lamentato col direttore di gara. Abbiamo chiesto di mettere delle barriere tecpro, ma non è stato fatto nulla”.

I Marshal assistono Esteban Ocon, Alpine A522, dopo un incidente

I Marshal assistono Esteban Ocon, Alpine A522, dopo un incidente

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

“Ieri sera c’è stata una discussione. Carlos ha detto che l’impatto era stato troppo duro. Oggi il mio schianto è sembrato enorme, forse è stato il più grande schianto di tutta la mia carriera”.

“Carlos ieri si è fatto male, e oggi mi sono fatto male anche io. La FIA dovrebbe spingere di più per la nostra sicurezza. La cosa imporrante e che saremo in grado di correre”.

“Quando un pilota professionista del calibro di Carlos, un pilota che corre per la Ferrari, dice qualcosa del genere penso che il minimo che si dovrebbe fare è prenderlo in considerazione e fare il meglio possibile per effettuare delle modifiche”.

Sainz, nelle dichiarazioni rilasciate a Sky Sport ha condiviso il pensiero di Ocon ed ha sottolineato di aver accusato dolori al collo dopo l’impatto contro il muretto.

Carlos Sainz Jr., Ferrari F1-75, fuori dalla sua auto alla fine delle FP2

Carlos Sainz Jr., Ferrari F1-75, fuori dalla sua auto alla fine delle FP2

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

“Mi dispiace essere critico, ma ieri avevo detto alla FIA che il mio incidente avvenuto in seconda marcia non doveva essere così importante. Oggi avevo dei dolori al collo. Avevo chiesto di mettere delle barriere tecpro perché all’uscita di quella curva c’è un muretto. Oggi è toccato ad Esteban e sono sicuro che anche lui ha sentito le conseguenze dell’impatto. È una di quelle cose che non capirò mai”.

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