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Monza: Bernie Ecclestone vuole più soldi da subito

Ne sono convinti sia Sticchi Damiani che Bendinelli, certi che comunque si troverà un punto d'incontro

Bernie Ecclestone ha lanciato il suo messaggio a Monza, minacciando di portare via la Formula 1 dallo storico impianto brianzolo al termine del contratto in essere, che si concluderà con l'edizione 2016 del Gp d'Italia. Le nostre istituizioni motoristiche però credono di aver già capito quale sia il problema reale intorno a cui ruotano le dichiarazioni del boss del Circus: vuole più soldi, possibilmente da subito e non dal nuovo contratto di cui si dovrà discutere per il rinnovo fino al 2020.

La cosa è piuttosto chiara per il presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani, che in un certo senso è andato incontro alle parole di Bernie: "Ha ragione Ecclestone quando parla di contratto disastroso per l'aspetto commerciale. E qui devo dire, senza entrare nella vicenda oggetto di risvolti penali, che Enrico Ferrari aveva fatto un ottimo lavoro, strappando condizioni vantaggiose" ha detto alla Gazzetta dello Sport.

E poi ha proseguito: "Ora però questa condizione di privilegio non esiste più e bisogna prenderne atto, non solo aprendo i cordoni della borsa: l'autodromo deve mettersi al passo dal punto di vista tecnico e sportivo. E questo è possibile solo con uno sforzo comune tra ACI ed istituizioni". Secondo Sticchi Damiani Monza però ha un grande alleato in Jean Todt: "Il presidente della FIA sa che Monza è un valore aggiunto".

Della stessa idea anche Federico Bendinelli, al quale spetterà proprio il compito di andare a trattare con Bernie per conto della Sias: "Conosco bene Ecclestone e la sua tattica: il problema di Monza è che ha un contratto vecchio e meno vantaggioso per lui. Questo spiega le sue parole".

In realtà la trattativa per il rinnovo è andata avanti fino allo stop imposto dalla pausa elettorale e, pur avendo la convinzione che alla fine verrà trovato un accordo, Bendinelli invita a non sottovalutare le minacce di Mister E: "Basta pensare a Spa, una pista tra le più prestigiose, che per qualche anno è stata esclusa dal calendario". Però ci sono ancora alcune condizioni favorevoli: "Il nostro paese è il maggior contribuente della FIA e grazie alla Ferrari ha un grande peso specifico".

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