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Taffin: "Esploreremo i limiti ai bassi regimi"

E' questo il compito principale dei motoristi Renault in vista del Gp di Monaco di questo weekend

Taffin:
E' bello vedere come, nonostante tutta le telemetria a disposizione, in Formula 1 si possano avere ancora opinioni estremamente divergenti sullo stesso argomento. Se un paio di giorni fa Jenson Button aveva detto di confidare molto sul Gp di Monaco per rilanciarsi dopo tre gare difficili, in quanto sulle strade del Principato il ruolo preponderante è quello del propulsore, oggi Remi Taffin, responsabile in pista per Renault Sport F1, ha fatto capire di pensarla diversamente. "Monaco è uno dei pochi circuiti in calendario nel quale le prestazioni intrinseche del motore non hanno un ruolo preponderante. In un giro, il gruppo propulsore funziona a pieno regime per meno di 30 secondi, ossia circa un quarto della distanza, perciò il parametro che consente di fare la differenza non è la potenza, bensì l’elasticità. Ciò non toglie che, per ottenere risultati accettabili, non possiamo puntare esclusivamente sulla qualità del telaio: il reparto motore deve concentrarsi a fondo sul proprio compito e apportare un contributo significativo" ha detto Taffin. Quello che serve tra i marciapiedi di Montecarlo non è tanto la potenza, quanto la reattività e l'elasticita: "Abbiamo già individuato gli obiettivi per questo weekend: ottimizzare e migliorare la risposta dei gruppi motopropulsori. Per farlo, esploreremo i limiti del motore ai bassi regimi e metteremo a punto la limitata erogazione di coppia in ingresso e in uscita dalle curve lente. Solo così la reattività del propulsore sarà adeguata alle esigenze del pilota, che in definitiva è il vero protagonista della gara di Monaco. Il nostro lavoro, infatti, consiste nel metterlo a suo agio, rendendo la monoposto quanto più agile possibile. Il pilota deve sentire che l’auto risponde subito e in maniera precisa ai suoi comandi, entrando in coppia al momento giusto. I settori chiave del tracciato corrispondono al tornante della Rascasse, dove le vetture sfiorano le barriere, e al settore delle Piscine, dove il pilota deve cambiare rapidamente direzione passando dal pedale del freno a quello dell’acceleratore in un istante". Con così tante staccate, recuperare energia invece non è affatto un problema: "Il recupero energetico è relativamente semplice su questo circuito, dati i numerosi punti di frenata. Le 19 curve complessive del tracciato devono essere affrontate a meno di 100 km/h, perciò il MGU-K può ricaricarsi in più occasioni durante il giro". Inoltre, la Total sta realizzando un nuovo carburante che dovrebbe essere in grado di garantire una decina di cavalli in più: "Arriveremo a Monaco decisi ad offrire un gruppo motopropulsore in grado di portare la nostra scuderia ben oltre il terzo gradino del podio. Dopo la soddisfacente sessione di prove a Barcellona, abbiamo predisposto nuovi upgrade a livello software, che miglioreranno ulteriormente la flessibilità e l’affidabilità dei vari sistemi. Inoltre, stiamo lavorando con il nostro partner, Total, per testare un nuovo carburante che offre almeno 10 CV di potenza in più – un guadagno non indifferente. Pur sapendo che la sfida sarà dura, siamo pronti a lottare!".

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