Non avrà un grande valore in senso assoluto, ma i complimenti arrivati questa mattina dal presidente
Montezemolo sembrano aver ricaricato le batterie a
Fernando Alonso, che è tornato a mettere la
Ferrari davanti a tutti nella seconda sessione di prove libere del
Gp di Monaco.
Bisogna dire però che lo spagnolo è stato favorito dalle condizioni particolari della pista: prima dell'inizio del turno è arrivata la pioggia a bagnare le strade del Principato e per i primi 45 minuti infatti non c'è stata attività in pista, con tutti quanti ad aspettare che l'asfalto si asciugasse.
Dopo una prima fase nella quale tutti hanno lavorato con le gomme intermedie, nei dieci minuti conclusivi è iniziato l'attacco al tempo con il passaggio alle supersoft. E in questa fase il ferrarista è stato il più bravo di tutti, riuscendo a realizzare un crono di 1'18"482 di poco lontano da quello realizzato nel turno di stamani da
Lewis Hamilton.
Alle sue spalle, staccato di poco meno di mezzo secondo, c'è proprio il leader del Mondiale con la sua
Mercedes W05 Hybrid, che ha provato a saltargli davanti fino alla fine, soffiando la seconda posizione alla
Red Bull RB10 di Sebastian Vettel proprio sotto alla bandiera a scacchi.
I migliori quindi sono venuti fuori alla distanza, anche se la classifica è sicuramente poco significativa, visto che cambiava in continuazione grazie al miglioramento delle condizioni della pista, come dimostrano il quarto tempo di
Jean-Eric Vergne ed il quinto di
Valtteri Bottas, ma soprattutto il 20esimo di
Nico Rosberg: l'altro pilota della
Mercedes, infatti, non ha neppure tentato l'assalto al tempo. Un po' in ombra anche
Daniel Ricciardo, solo nono con l'altra
Red Bull.
E' andata anche peggio a
Kimi Raikkonen, che ha dovuto salutare la concorrenza proprio quando la pista iniziava a mostrare qualche segnale di miglioramento. Il cambio della sua
F14 T si è bloccato in terza, imponendo una riparazione piuttosto lunga ai tecnici del Cavallino, che lo ha fermato dopo appena 4 giri e relegato in ultima posizione.
Da segnalare, infine, che
Marcus Ericsson è arrivato a "baciare" le protezioni al
Portier nei minuti conclusivi della sessione. Lo svedese della
Caterham comunque è riuscito a togliersi dai guai autonomamenti, riportando la sua
CT05 ai box.
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