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La Mercedes rinuncia all'appello FIA

La Casa tedesca riconosce le decisioni del collegio dei commissari

La Mercedes Gp ha rinunciato a presentare l'appello alla FIA. La Casa di Stoccarda rinuncia a fare opposizione alla sanzione che è costata 20 secondi di penalizzazione a Michael Schumacher nel Gp di Monaco, grazie alla quale è stato retrocesso dal sesto al dodicesimo posto della classifica finale per il sorpasso all'ultima curva fatto ai danni di Fernanso Alonso. La Mercedes ha emesso un comunicato ufficiale per spiegare le ragioni della scelta: “Nel giro finale del Gp di Monaco 2010, il team Mercedes Gp Petronas ha invitato i suoi piloti, Michael Schumacher e Nico Rosberg, a tentare un sorpasso dalla linea della safety car fino al traguardo, come è autorizzato dagli articoli di 40.7 e 40.11. Eravamo pienamente consapevoli che l'articolo 40,13 stabilisce il divieto di sorpasso se la gara finisce in safety car. Tuttavia abbiamo creduto che la combinazione dei messaggi data dalla direzione corsa “safety car rientra in questo giro” e le bandiere verdi sventolate dai commissari dopo la linea di rientro della safety car hanno indotto i piloti a sentirsi liberamente in gara. Questa opinione sembra essere stata condivisa dalla maggioranza delle squadre con le vetture nelle prime dieci posizioni e che hanno dato simili istruzioni via radio ai loro piloti su come comportarsi verso il traguardo. I commissari sportivi nel dopo gara hanno capito le ragioni che ci hanno portato alla nostra interpretazione e hanno riconosciuto che questa era una situazione nuova e mai vista in precedenza, ma in ultima analisi, erano in disaccordo con la nostra interpretazione. Sottolineiamo che approviamo pienamente il lavoro svolto dai commissari, che hanno agito in modo imparziale e corretto. Sappiamo che nel prossimo Sporting Working Group verrà discussa la penalità che ci è stata inflitta, forse troppo elevata rispetto alla colpa. Anche se non possiamo essere soddisfatti del risultato, siamo lieti che la FIA abbia ha riconosciuto la buona fede delle nostre interpretazioni. Per cui la squadra non presenterà appello alla FIA”.

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