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Minardi spara: "Red Bull cerca un motore per il 2015!"

A Milton Keynes temono i problemi al motore V6 Turbo, ma la colpa non è della Renault perché...

Minardi spara:
Gian Carlo Minardi spara una bomba: “La Red Bull Racing sta esplorando un possibile cambiamento di motorizzazione per il 2015″. A Milton Keynes temerebbero che i problemi alla power – unit Renault non siano risolvibili in breve, tanto che a sentire l’ex team manager faentino a Viry – Chatillon starebbero cercando dei rinforzi: “…la Casa francese sta provando a fare shopping di tecnici oltre i confini transalpini, cosa mai successa prima perché ha sempre cercato di difendere, giustamente, la propria tecnologia”. LA LOTUS HA GIRATO A JEREZ… Se così fosse, il problema deve essere ben più serio di quello emerso ai test di Jerez quando Red Bull Racing, Toro Rosso e Caterham sono rimaste più a lungo ferme nei box piuttosto che in pista. La Lotus ha riacceso le speranze che i guai di gioventù siano stati in parte risolti visto che la E22 nel week end scorso, proprio a Jerez, ha sfruttato i due giorni di filming day concessi dal regolamento per verificare le modifiche apportate dai tecnici diretti da Rob White. È da vedere se la diversa installazione in macchina di alcuni particolari del V6 Turbo sulla monoposto di Enstone ha alleviato le difficoltà, perché la Toro Rosso, come abbiamo anticipato mercoledì, ha avuto invece ancora dei guai che non le hanno permesso di completare la distanza dei 100 km. SOLO SOLO GUAI DI GIOVENTU’? “Queste notizie – prosegue Minardi – alimentano i sospetti che ci possano essere problemi di natura strutturale al motore termico e non sarebbero di facile soluzione nel breve. Alcune Case costruttrici, non attualmente impegnate in F.1, avrebbero già pronta una loro unità e starebbero valutando una loro scesa in campo, a meno che le perplessità della Renault non vengano superate sfruttando l’attuale debacle. Mi auguro di essere smentito già tra qualche giorno quando in Bahrein, nel secondo test pre-campionato, dovremmo vedere quali sono stati i miglioramenti sui motori”. I TEAM PER ORA TACCIONO Red Bull Racing e Toro Rosso dopo le forti tensioni che si erano registrate a Jerez (ci sarebbe stato uno duro scambio di opinioni fra Adrian Newey e Rob White) hanno cercato di smorzare i toni cercando di dare modo ai tecnici transalpini di lavorare senza pressione alla soluzione dei problemi. Gli uomini delle squadre parlano di difficoltà nella batteria e nei sistemi elettronici che gestiscono i sistemi ibridi, mentre Gian Carlo Minardi accenna a problemi strutturali del V6 Turbo che potrebbero riguardare la lubrificazione del propulsore termico. LA COLPA E’ DI CHI HA VIETATO I TEST La Formula 1, all’avvento di una nuova regolamentazione FIA che è una vera rivoluzione, mostra ancora una volta quali sono i suoi gravi limiti nel vedere in faccia la realtà: mentre i motoristi chiedevano in coro di effettuare dei test per affrontare e risolvere gli inevitabili problemi di gioventù, ci sono squadre che si sono rifiutate. E fra quelle più decisamente contrarie c’era proprio la Red Bull Racing (insieme alla McLaren) convinta che qualsiasi intoppo può essere individuato nei sistemi di simulazione. IL CONGELAMENTO DEI V6 TURBO HA SENSO? Una balla spaziale che ha messo in seria difficoltà i Costruttori in generale e la Renault, in particolare. La Casa transalpina non si merita la gogna a cui è sottoposta in questi giorni, non avendo avuto l’opportunità di scoprire sulle monoposto quali interventi sono necessari per trovare l’affidabilità. Il fatto è che il Circus rischia di veder fuori gioco quattro delle undici squadre del mondiale se l’Energy Renault non troverà in fretta le prestazioni di Mercedes e Ferrari. Il 20 febbraio ci dovrebbe essere il “congelamento” dei motori: un’altra pazzia delle regole 2014. I motoristi devono omologare l’unità con cui correre tutto l’anno avendo le informazioni di un test e mezzo in pista. Pura follia! ALCUNI TEAM PRINCIPAL COME I NOSTRI POLITICI Certo la Renault potrà continuare a lavorare se le modifiche che apporterà alle unità saranno votate solo all’affidabilità e non alle prestazioni, previo il consenso della FIA e degli altri Costruttori, ma che senso ha far nascere un campionato zoppo ancora prima di iniziare? I giochi tattici e politici di manager che non spendono soldi propri stanno facendo un danno enorme alla credibilità della Formula 1. Ci sono alcuni incapaci che governano le squadre che cercano di lucrare il massimo vantaggio dalle regole, infischiandosene del sistema Formula 1. Sembrano i nostri politici incapaci di vedere che al di fuori del palazzo la realtà italiana è ben diversa dalle chiacchiere che si raccontano…

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