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Elliot debutta in Mercedes nella nuova galleria

La squadra di Brackley aggiorna il wind tunnel portandolo alla scala del 60% e conta di fare un salto di qualità

La Mercedes come la Ferrari. Il team di Brackley sta vivendo lo stesso processo di trasformazione nel settore aerodinamico che è in corso a Maranello: l’adeguamento della galleria del vento. Ross Brawn ha spiegato senza mezzi termini quali sono stati i motivi della deludente stagione 2012: secondo il team principal della Mercedes la squadra ha pagato l’inadeguatezza del wind tunnel, visto che la Stella a tre punte ancora utilizzava una galleria con modelli in scala al 50%, mentre ormai quasi tutte le squadre si sono convertite al 60%. L’anno scorso è stato archiviato con il primo successo ottenuto da Nico Rosberg nel Gp della Cina: troppo poco per un marchio ambizioso che vuole essere protagonista nella lotta per il mondiale e, soprattutto, la seconda parte dell’anno è stata disastrosa, tant’è che la Lotus con un budget molto più ristretto rispetto alle frecce d’argento, ha ottenuto risultati molto più lusinghieri. "Abbiamo deciso di rivoluzionare la struttura aerodinamica. Abbiamo dovuto attendere che Mike Elliot, nuovo responsabile del reparto potesse cominciare a lavorare con noi dopo il periodo di gardening con la Lotus – ha detto Brawn – Si è trattato di un cambiamento indispensabile dopo che abbiamo chiuso con Loic Bigois”. Il francese è approdato alla Ferrari come responsabile aerodinamico, mentre Mike Elliot porta idee fresche da Enstone dove c’è sempre stata molta vivacità di concetti e potrebbe portare nuovi concetti per far crescere una squadra che deve dare a Lewis Hamilton un mezzo con il quale fare bella figurare e, possibilmente, dimenticare la McLaren. Ross Brawn ha spiegato anche quale è stata la ragione per la quale la Mercedes si è rivelata una monoposto “mangia-gomme” specie nel treno posteriore che ha costretto il team di Brackley a fare molto spesso una sosta in più: “Ci è mancata la giusta comprensione delle coperture Pirelli – prosegue Brawn – e il passaggio ad una galleria del vento al 60% permette questo salta di qualità. La Casa milanese per contratto doveva fornire le gomme in scala da usare in galleria del vento sia nella versione 50% che 60%, ma solo due squadre usavano ancora il modello in scala 1:2”. È chiaro, quindi, che le informazioni che si potevano trarre dagli pneumatici al 60% erano certamente più complete per cui non ci sono stati dubbi nell’attuare il processo di cambiamento: “E’ un passaggio che dovevamo fare – conclude Brawn - nel corso degli anni è migliorata la qualità della ricerca aerodinamica e disporre di valori più vicini a quelli reali dà una maggiore precisione d’indagine. Abbiamo deciso, quindi, di adeguare la galleria ai limiti concessi dalla FIA e contiamo di beneficiarne nel corso dell’anno”.

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