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F1 Messico, Libere 2: la Red Bull fa il vuoto, Verstappen resta leader

Nella 2. sessione di prove libere del GP del Messico le Red Bull hanno lasciato a 1"2 Sainz e Vettel, con Hamilton solo settimo con la Mercedes. Verstappen ha quasi ripetuto il tempo del mattino ma in pista c'erano 16° in più, prima di fermarsi per un problema idraulico.

Max Verstappen, Red Bull Racing

Max Verstappen, Red Bull Racing

Zak Mauger / Motorsport Images

La Red Bull comincia a fare paura: Max Verstappen stupisce anche nella seconda sessione di prove libere del GP del Messico con la RB14. L'olandese è riuscito quasi a ripetere il tempo conseguito nella mattinata sebbene in pista ci fossero 16 gradi in più! Max con le gomme Hypersoft ha girato in 1'16"720 rivelando che la Red Bull è sicuramente la monoposto che sull'altopiano a 2.240 metri della capitale messicana riesce ad avere più carico aerodinamico su un tracciato dove l'aria è molto rarefatta e anche il motore Renault sembra pagare un gap di potenza minore del solito.

Verstappen ha lasciato il compagno di squadra Daniel Ricciardo ad appena 153 millesimi: l'australiano ha pagato una piccola sbavatura nel primo tratto di pista, altrimenti anche Daniel sarebbe stato in linea con Max. Tutti gli altri sono rimasti lontani anni luce, tanto che al terzo posto non ci sono le macchine degli altri  duetop team, ma Carlos Sainz con la Renault R.S.18. E le Red Bull sono andate molto forte anche nel long run, completando il run con le Hypersoft, cosa non riuscita agli altri per l'emergere del graining.

L'allarme però è scattato a fine sessione quando Verstappen è stato costretto a parcheggiare la sua RB14 durante l'ultimo run con le Ultrasoft: all'olandese si è spenta la macchina all'improvviso per un problema idraulico che potrebbe aver rovinato la power unit! 

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Per spiegare le prestazioni diciamo subito che i piloti motorizzati Renault sono soliti usare una maggiore potenza al venerdì, per cui è facile prevedere che il distacco si ridurrà domani, ma non è pensabile recuperare un secondo solo con la power unit dotata di quel "bottone magico" che al propulsore è quasi precluso a causa di problemi di affidabilità.

Sebastian Vettel con la Ferrari è quarto con il tempo di 1'17"954: il tedesco è arrivato a un millesimo da Carlos Sainz perché non ha trovato un giro pulito con la gomma più morbida, accusando anche un po' di graining che ha colpito anche le Mercedes con un asfalto che non è ancora gommato.

La SF71H si è infilata fra le due R.S.18, visto che anche Nico Hulkenberg è arrivato a tiro della Rossa con 1'18"046. La sessione è stata molto anomala: si consideri che Brendon Hartley, solitamente relegato alle posizioni di rincalzo con la Toro Rosso STR12 si è arrampicato fino al sesto posto. Il neozelandese ha potuto beneficiare del motore Honda Spec 3 che promette una cinquantina di cavalli in più della versione precedente, ma non si capisce come possa essere stato davanti a Lewis Hamilton in seria difficoltà con la Mercedes.

Il leader del mondiale ha lasciato 1"3 a Verstappen e anche 40 millesimi a Hartley. E' chiaro che Ferrari e Mercedes si sono nascoste, ma la Red Bull è una serie minaccia. La sensazione è che i due top team cercheranno di superare la Q2 con la Ultrasoft per non utilizzare le Hypersoft in gara e che la Rossa si sia molta nascosta nel giro secco.

Il vincitore di Austin, Kimi Raikkonen ha concluso ottavo, davanti a Valtteri Bottas, con i due vice che son tornati al ruolo dei gregari che sono stati braccati dalla Force India di Sergio Perez ultima monoposto a chiudere la top ten. E' evidente che Ferrari e Mercedes hanno lavorato più per la corsa che per qualifica, mentre la Red Bull è riuscita a esprimere con facilità il suo potenziale con le Hypersoft.

Sergio Perez ha lasciato a tre decimi il compagno di squadra Esteban Ocon, con Romain Grosjen 12esimo con la Haas che si è messo alle spalle Charles Leclerc con la Sauber. In difficoltà Pierre Gasly con la seconda Toro Rosso: il francese non ha girato nel primo turno per sostituire il motore e tornare ad una versione più vecchia, dopo aver omologato quello nuovo che gli costerà 15 posizioni in griglia.

Stoffel Vandoorne con la McLaren è 15esimo con Fernando Alonso solo 19esimo. Le Williams sono 16esima con Lance Stroll e 18esimo Sergey Sirotkin. Fra le due FW41 c'è Marcus Ericsson con la Sauber. 

 
Cla # Pilota Chassis Motore Giri Tempo Gap Distacco km/h
1 33 Netherlands Max Verstappen  Red Bull TAG 21 1'16.720     201.960
2 3 Australia Daniel Ricciardo  Red Bull TAG 32 1'16.873 0.153 0.153 201.558
3 55 Spain Carlos Sainz Jr.  Renault Renault 35 1'17.953 1.233 1.080 198.765
4 5 Germany Sebastian Vettel  Ferrari Ferrari 42 1'17.954 1.234 0.001 198.763
5 27 Germany Nico Hulkenberg  Renault Renault 36 1'18.046 1.326 0.092 198.529
6 28 New Zealand Brendon Hartley  Toro Rosso Honda 35 1'18.061 1.341 0.015 198.490
7 44 United Kingdom Lewis Hamilton  Mercedes Mercedes 40 1'18.100 1.380 0.039 198.391
8 7 Finland Kimi Raikkonen  Ferrari Ferrari 42 1'18.133 1.413 0.033 198.308
9 77 Finland Valtteri Bottas  Mercedes Mercedes 40 1'18.140 1.420 0.007 198.290
10 11 Mexico Sergio Perez  Force India Mercedes 24 1'18.167 1.447 0.027 198.221
11 31 France Esteban Ocon  Force India Mercedes 24 1'18.485 1.765 0.318 197.418
12 8 France Romain Grosjean  Haas Ferrari 39 1'18.733 2.013 0.248 196.796
13 16 Monaco Charles Leclerc  Sauber Ferrari 39 1'19.024 2.304 0.291 196.072
14 10 France Pierre Gasly  Toro Rosso Honda 36 1'19.047 2.327 0.023 196.015
15 2 Belgium Stoffel Vandoorne  McLaren Renault 30 1'19.096 2.376 0.049 195.893
16 18 Canada Lance Stroll  Williams Mercedes 25 1'19.219 2.499 0.123 195.589
17 9 Sweden Marcus Ericsson  Sauber Ferrari 41 1'19.322 2.602 0.103 195.335
18 35 Russian Federation Sergey Sirotkin  Williams Mercedes 37 1'19.335 2.615 0.013 195.303
19 14 Spain Fernando Alonso  McLaren Renault 31 1'19.543 2.823 0.208 194.792
20 20 Denmark Kevin Magnussen  Haas Ferrari 35 1'19.670 2.950 0.127 194.482

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