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F1 Messico, Libere 2: Vettel vola, Hamilton soffre

Il ferrarista ha svettato nella seconda sessione di prove libere del GP del Messico, riscattando l'opaca prestazione nel turno del mattino. Dietro alla SF90 c'è la Red Bull di Verstappen a un decimo. Leclerc è terzo ma staccato. Le Mercedes in crisi con le gomme Soft nel giro secco, si rifanno nel passo gara. Albon ha sbattuto.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

La Ferrari resta davanti a tutti: in mattinata aveva prevalso Charles Leclerc, mentre nel secondo turno di prove libere del GP del Messico a svettare è stato Sebastian Vettel con il tempo di 1'16"607. Il tedesco ha migliorato di un decimo la prestazione dell'anno scorso a fine prove libere, pur disponendo di mescole più dure del 2018: il quattro volte campione del mondo ha rivoluzionato l'assetto ed è riuscito a costruire un giro perfetto con le Soft.

Vettel è un perfezionista e ha lavorato con i meccanici per risolvere un problema al sedile che ha curato personalmente: si rivede il Sebastian "ingegnere" che aveva conquistato la squadra del Cavallino e che sembrava essersi perduto.

La Ferrari ha lavorato molto con le gomme medie per cui non ci sarebbe da sorprendersi se le due Rosse domani in qualifica dovessero decidere di passare la tagliala del Q2 con le Medie. Dietro alla SF90 numero cinque non c'è l'altra macchina di Maranello, perché fra le due si è infilato un po' a sorpresa Max Verstappen con la Red Bull.

Il distacco di 115 millesimi è irrisorio e la prestazione dell'olandese dovrebbe candidarlo alla terza vittoria di fila, ma nel team di Milton Keynes non ci credono troppo. La ragione è sempre: la Honda è solita spingere il motore molto più di quanto non facciano Ferrari e Mercedes.

Il gap reale, quindi, almeno in qualifica sarà maggiore, ma la RB15 potrebbe essere ostica in gara se continueranno le condizioni meteo variabili.

Charles Leclerc è terzo a quattro decimi dal compagno di squadra, ma dopo un testacoda e una macchina molto ballerina nel posteriore ha deciso di intervenire sull'assetto lavorando sulle barre di torsione per trovare un migliore bilanciamento, ma il risultato non è stato affatto soddisfacente con il monegasco, mentre il long run di Vettel non è stato male.

E le Mercedes? Nel giro secco soffrono specie con le gomme Soft (hanno registrato del graining sull'anteriore sinistra), ma le frecce d'argento dettano il passo nelle simulazioni di gara. Valtteri Bottas, molto falloso con i serbatoi vuoti, è comunque riuscito a precedere Lewis Hamilton che ha pagato un distacco dalla Ferrari di quasi un secondo, non trovando mai un giro senza sbavature, costringendolo a continue correzioni di volante.

La musica è cambiata nel long run con le W10 a fissare l'andatura: Bottas ha impressionato anche con lo pneumatico duro, segno che la Mercedes lavorerà soprattutto per la corsa, cercando di qualificarsi con le medie.

 

Nella lista dei top manca una Red Bull che ha concluso ultima per un brutto errore di Alexander Albon: ha perso il controllo della RB15 dopo 20 minuti. L'anglo thailandese è entrato in sovrasterzo alla curva 7. Una volta finito nella via di fuga ha sbattuto prima con la ruota posteriore destra e poi ha scardinato quella sinistra contro le barriere. Inevitabile la bandiera rossa che ha interrotto la sessione per dieci minuti per risistemare la protezione. E' probabile che nel primo impatto ne abbia sofferto il cambio, ma quasi certamente quello montato non è lo stesso per il weekend di gara. Vedremo...

In evidenza le due Toro Rosso con Daniil Kvyat sesto seguito da Pierre Gasly: la STR14 sembra andare bene in aria rarefatta, lasciandosi alle spalle Carlos Sainz con la McLaren, Nico Hulkenberg con la Renault e Lando Norris con la seconda MCL34: l'inglese in difficoltà in mattinata sembra aver trovato la strada per avvicinarsi allo spagnolo.

E' rimasto fuori dalla top 10 Lance Stroll che con la Racing Point si conferma davanti a Sergio Perez: il canadese non ha minimamente risentito del botto di questa mattina contro le barriere.

Non ha entusiasmato Daniel Ricciardo in evidente difficoltà con la frenata dopo che sulla Renault è stato tolto il sistema di regolazione automatico del regolatore di frenata che è costato la dopppia squalifica in Giappone.

Male l'Alfa Romeo, ma non lasciatevi condizionare dal 14esimo posto di Raikkonen e la 16esima piazza di Giovanardi: la squadra di Hinwil usa le prove libere senza cercare la prestazione assoluta. Domani vedremo le C38 nelle posizioni che meritamo. Fra le due monoposto svizzere si inserisce Romain Grosjean con la Haas he fa poco meglio di Kevin Magnussen 17esimo.

Staccate le Williams con George Russell davanti a Robert Kubica.

 

 

 

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