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Mercedes vola ma Hamilton smorza l'entusiasmo delle libere

Hamilton primo, Bottas secondo: due piloti Mercedes hanno preceduto la Red Bull di Max Verstappen nelle prove libere del GP d'Austria, ma Lewis teme che nel team di Milton Keynes si siano tenuti qualcosa nel taschino per le qualifiche. L'epta campione ha voluto andare al simulatore per dare il suo contributo alla messa a punto della W12 che ha finito il lavoro in galleria del vento (il modellino in scala è già nell'ufficio di Toto Wolff).

Lewis Hamilton, Mercedes W12 e Valtteri Bottas, Mercedes W12

Foto di: Erik Junius

A raffreddare l’entusiasmo dei tifosi Mercedes è stato Lewis Hamilton, che appena è arrivato davanti ai microfoni pochi minuti dopo il termine della sessione FP2 ha commentato la giornata che lo ha visto conquistare il miglior tempo con un mix di sensazioni.
“Abbiamo fatto dei piccoli passi avanti – ha commentato il campione del Mondo – sul giro veloce la sensazione è stata positiva, ma so già che ‘loro’ hanno qualcosa nel taschino, e so già che domani la tireranno fuori. Hanno una modalità da qualifica che assomiglia a quella che avevamo noi”.

Hamilton non molla. In una conferenza stampa tenutasi sempre al Red Bull Ring una settimana fa, Toto Wolff aveva fatto retromarcia in merito al presunto ‘plus’ di potenza che avrebbe garantito alla Red Bull la seconda power unit Honda, e prontamente Christian Horner era intervenuto: “Spiegalo anche al tuo pilota”.

Che Wolff l’abbia o meno detto a Lewis non è cosa nota, ma di sicuro Hamilton non si è mosso di un millimetro dalla sua posizione, indicando il motore Honda come il motivo del cambio di passo della Red Bull.

Hamilton spinge anche… al simulatore

Era molto attesa oggi la Mercedes, soprattutto dopo le dichiarazioni arrivate al termine della gara di domenica scorsa, nelle quali sia Wolff che Hamilton avevano sottolineato che non sarebbero tornati in galleria del vento per provare a ricucire il gap tecnico con la Red Bull.
“Ormai siamo sul progetto 2022 a pieno organico”, hanno sottolineato entrambi, un’affermazione che poteva essere letta come una resa. Ma non è così, almeno non ancora...

Per quanto il modellino della W12 utilizzato in galleria del vento sia ormai sulla scrivania di Wolff, la squadra sta provando tutto il possibile per estrarre il massimo dalla monoposto.

Lo stesso Hamilton martedì si è recato a Brackley per una seduta al simulatore, un’attività che Lewis non ama particolarmente.
“È stata una sua richiesta – ha rivelato Wolff – Lewis sta iniziando ad apprezzare davvero il simulatore che abbiamo a disposizione, ed è stato un piacere vederlo motivato a provare ogni possibilità. È la mentalità di tutta la squadra, stiamo cercando davvero di spingere al massimo”.

Ed in effetti oggi nel box Mercedes l’attività è stata frenetica, e ad un certo punto Bottas e Hamilton sono usciti dai box con abbondante flov-vis spennellato sul diffusore posteriore ed i bardgeboard. “Non andremo più in galleria – ha chiarito Wolff – ma vogliamo comprendere il più possibile i flussi. È una questione di altezza da terra per ottimizzare i flussi al meglio”.

Bottas convince nei long-run

Nella sessione FP1 disputata oggi la Mercedes ha provato (con Hamilton) un’ala posteriore più scarica, alla ricerca di quella velocità di punta che oggi sembra essere uno dei punti deboli Mercedes nel confronto diretto con la Red Bull.

I riscontri non sembrano però aver convinto Lewis e i suoi ingegneri, che nel pomeriggio sono tornati alla soluzione a doppio-pilone utilizzata lo scorso weekend. Tempi alla mano, però, le due Mercedes hanno completato una buona giornata.

Hamilton, leader nella classifica finale della FP2 davanti a Valtteri Bottas, con il finlandese che ha completato il long-run più veloce in assoluto. Con gomma media Bottas ha percorso diciotto giri, con un tempo medio di 1’09”436 contro il riferimento di Verstappen (1’09”549) sulla distanza di venti tornate.

I quindici gradi di differenza tra questo venerdì e la scorsa settimana potrebbero dare un piccolo aiuto alla Mercedes, e lo stesso Hamilton ha confermato di essere contento del bilanciamento della sua monoposto.
“Non voglio fare grandi cambiamenti – ha chiarito – c’è il rischio di finire fuori strada quando sei sotto pressione, quindi faremo solo piccole modifiche. Voglio credere che il nostro ritmo di gara, confermato oggi, possa essere una buona base per domenica”.

L’obiettivo di Mercedes è quello di rendere la vita più difficile a Verstappen. Nella gara di domenica scorsa di fatto Max ha salutato tutti al via e per Hamilton è stato impossibile avvicinarsi in distanza DRS anche per un solo giro.
“Dobbiamo provarci – ha concluso Wolff – alla fine se Valtteri avesse concluso la gara di Monte Carlo in seconda posizione (il finlandese è stato costretto al ritiro per un bullone bloccato) o se Lewis avesse vinto a Baku dopo il problema di Max, oggi commenteremmo altre classifiche. Quindi sappiamo che possono accadere tante cose, e dobbiamo essere sempre pronti”.

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