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Mercedes: un ribaltone che riapre il mondiale

La squadra di Brackley ha reagito alla cinquina di successi Red Bull portando a Silverstone una W12 in grado di riprendersi lo scettro sui rettilinei e lasciando alla RB16B la prevalenza in curva. Il successo di Hamilton e il terzo posto di Bottas accorciano le classifiche iridate, riaprendo una sfida che si sta facendo anche molto muscolare...

Lewis Hamilton, Mercedes, primo classificato, lancia in aria il trofeo per festeggiare sul podio

Lewis Hamilton, Mercedes, primo classificato, lancia in aria il trofeo per festeggiare sul podio

Andy Hone / Motorsport Images

Solo l’imperturbabile Valtteri Bottas ha mantenuto la sua calma abituale. Per il resto, tutto il box Mercedes all’arrivo delle due monoposto in zona podio è esploso in una celebrazione decisamente esuberante, e parliamo di un team ben avvezzo ai festeggiamenti. La portata dei verdetti emessi dal Gran Premio di Gran Bretagna emerge in modo chiaro dall’analisi delle classifiche di campionato: Lewis Hamilton si è portato ad otto punti da Max Verstappen, la Mercedes a quattro dalla Red Bull.

Un ribaltone, o qualcosa che ci assomiglia molto, un esito che ha superato di gran lunga le aspettative della vigilia della Mercedes. Al di là del contatto avvenuto al primo giro tra Hamilton e Verstappen, che ha ovviamente avuto un impatto importante sulla corsa, il team campione del Mondo ha affrontato il fine settimana di Silverstone con una mentalità molto aggressiva, arrivando a mettere in discussione scelte tecniche cementate negli anni.

Nelle ultime tappe del Mondiale i team-radio di Hamilton erano stati molto chiari: “mi serve più potenza”, una richiesta che il campione del Mondo ha avanzato in più occasioni nel constatare la velocità di punta della Red Bull.

Non potendo intervenire sul motore a Brackley hanno deciso di mettere le mani sull’assetto di base della W12, e si sono presentati a Silverstone con una monoposto che sono tornate ad essere il riferimento in termini di velocità massima. I ruoli si sono ribaltati, con Verstappen tornato a svettare nei settori guidati, e Hamilton nei tratti con allunghi.

Ovviamente c’è un rovescio della medaglia, anzi, due. In Mercedes erano consapevoli che sarebbe stato cruciale prendere il comando della corsa in partenza o nel corso del primo giro, e che lo stint con gomma media sarebbe stato più sofferto rispetto a quello con le hard, due aspetti emersi in modo chiaro nella Sprint Qualifying di sabato.

La grinta con cui Hamilton ha preso il via della gara è stata subito chiara, così come la performance della sua monoposto, che (udite, udite) nel primo giro era decisamente più veloce della Red Bull. Le temperature molto alte dell’asfalto (53 gradi) hanno aiutato non poco Lewis nel riuscire a portare in finestra le gomme nel giro di ricognizione, solitamente specialità della casa della Red Bull.

Dopo la ripartenza è emerso il problema con la gomma media, confermato dallo stesso Hamilton dopo pochi giri: “Le gomme sono surriscaldate”, ha più volte sottolineato, ma dai box hanno risposto che c’era ben poco da fare.

A quel punto è iniziato un conto alla rovescia per passare alle hard, operazione complicata dalla penalità di dieci secondi che Lewis ha dovuto scontare in pit-lane. Completata la sosta Hamilton è tornato in pista in sesta posizione, e dopo pochi giri è emerso in modo chiaro il potenziale della sua W12 con la mescola più dura.

Dopo cinque gare di digiuno Hamilton ha ritrovato la vittoria, ma sia lui che la Mercedes hanno dovuto osare, addentrandosi in zone mai frequentate nelle scorse stagioni.
“Un grande risultato per la squadra – ha commentato il responsabile in pista della Mercedes, Andrew Showlin - abbiamo avuto alcuni weekend difficili ma la squadra ha davvero dato il massimo nelle ultime settimane e il risultato di oggi è una grande ricompensa per tutti".

"Siamo venuti qui per vincere e per colmare il divario nei campionati, quindi siamo molto soddisfatti del lavoro svolto in questo fine settimana. Siamo quasi a metà campionato, e i margini in classifica sono praticamente nulli, ma sappiamo che la Red Bull si riprenderà, quindi da domani mattina per prima cosa metteremo tutti i nostri sforzi nella prossima gara di Budapest”.

In Ungheria inizierà un girone di ritorno ad altissima tensione, con Verstappen e Red Bull nelle vesti di favoriti ma con una Mercedes pronta a tutto, che non lascerà nulla di intentato compatibilmente con i rigidi piani di lavoro stabiliti per il 2022. Il Mondiale prima di Silverstone sembrava aver imboccato con decisione la direzione Red Bull, ma questo intensissimo weekend ha confermato che la Mercedes è viva, e tassativamente non rassegnata a cedere lo scettro di campioni del Mondo.

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