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Mercedes: tanto fumo, ma niente è andato arrosto

Alla ripartenza dopo la prima bandiera rossa del GP di Toscana, Lewis Hamilton ha accusato un surriscaldamento dei freni anteriori con fumo e qualche lingua di fuoco che è uscita dai cerchi. L'inglese ha spiegato cosa è successo, ma che il problema è stato superato non appena la W11 si è mossa. Al Mugello la Mercedes ha portato delle prese parzializzate e nella bassa andatura del giro di formazione della seconda griglia i freni sono andati oltre mille gradi!

Ripartenza della gara del GP di Toscana

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Lewis Hamilton la preoccupazione maggiore nel GP di Toscana l’ha avuta alla prima ripartenza da fermo dopo la bandiera rossa, quando i freni anteriori hanno cominciato a fumare sulla griglia, mostrando anche qualche fiamma che si stava propagando nel cestello in carbonio.

Il team Mercedes ha analizzato tutti i dati ed è emerso che il surriscaldamento sulla griglia del Mugello sulla W11 dell’esa-campione è stata causata dalla limitata portata delle prese d’aria dei freni.

A causa del lungo rettilineo d’arrivo e delle molte curve veloci la pista toscana richiede un impianto dei freni con un raffreddamento più limitato rispetto ad altre piste, ragione per cui le prese montate era più piccole del solito per creare una minore resistenza aerodinamica in un’area molto delicata della monoposto.

L’effetto è stato che, quando la freccia nera procedeva a bassa velocità nel giro di formazione della seconda partenza da fermo della giornata, dopo la lunga sosta ai box per la bandiera rossa, Lewis ha registrato un surriscaldamento dei freni.

"Avevo visto che c’era una differenza di temperatura fra i freni anteriori di quasi duecento gradi – ha spiegato Hamilton a Motorsport.com – e per portare alla giusta soglia quello che era sotto al limite, ho cominciato a spingere sul pedale e li ho portati fino a mille gradi, per poi cercare di raffreddarli dall'ultima curva fino alla partenza”.

“Quando sono arrivato in griglia ho visto che spuntava del fumo dai cerchi anteriori, ed ero decisamente preoccupato perché penso di aver visto anche del fuoco: non va bene, perché rischia di bruciare tutto ciò che è all'interno del cestello”.

"Per fortuna la partenza è stata data in tempi relativamente brevi, e sa quel momento non ho più avuto problemi, ma ero arrivato davvero problemi, ma ero al limite".

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11, fa un pit stop e gli fumano i freni anteriori

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11, fa un pit stop e gli fumano i freni anteriori

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Il capo degli ingegneri in pista, Andrew Shovlin, ha spiegato che anche se il fumo faceva impressione, il principio d'incendio non era nulla di preoccupante.

"Le prese dei freni erano più chiuse del solito, perché al Mugello non si frena molto, quindi è necessario avere condotti parzializzati per raggiungere buone temperature di esercizio. Per cui a bassa velocità non c’era una portata d’aria sufficiente. La preoccupazione era che potesse riportare qualche danno un particolare nel cestello, ma è bastato muoversi per cancellare il problema. E devo dire che non ci siamo impanicati per questo”.

Le cose non sono andate altrettanto bene a Esteban Ocon che è stato costretto al ritiro prima della prima ripartenza a causa di alcuni detriti che hanno ostruito una brake duct posteriore, causando come a Hamilton, un surriscaldamento nei freni:

"Quando la safety car è uscita - ha spiegato il direttore sportivo Renault, Alan Permane - . i freni di Esteban hanno toccato temperature molto elevate che hanno rovinato un tubo che si è cotto, tant’è che abbiamo visto inondare di olio il retrotreno della monoposto…”.

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