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Mercedes: superiorità straripante che fa già discutere

Su una pista tortuosa come l'Hungaroring c'è chi pone dei dubbi sul dominio della power unit delle frecce nere. La W11 ha conquistato la prima fila con Hamilton e Bottas anche con una perfetta gestione delle gomme.

Pole sitter Lewis Hamilton, Mercedes F1

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Le indicazioni di venerdì sono state confermate. La Mercedes ha fatto il vuoto alle sue spalle, dall’alto di una superiorità assoluta che non era così scontata sui 4.381 metri dell’Hungaroring.

Nelle valutazioni di giornata va tenuto conto anche del weekend ‘no’ della Red Bull, ma davanti alle due W11 viste oggi diventa difficile immaginare uno scenario con degli avversari in grado di impensierire Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.

Distacchi abissali (1 secondo sulla prima Racing Point, 1”3 sulla prima Ferrari) considerando la lunghezza della pista, confermati in tutti i settori dell’Hungaroring.

Nessuno stress, quando si è trattato di montare le gomme medie in Q2, così come quando è arrivato il momento di lottare per la pole position. In modalità ‘strat2’, ovvero la mappatura più estrema della power unit di Brixworth, i tempi sono calati ulteriormente di circa otto decimi, nel caso di Hamilton, ed un secondo con Bottas. Il finlandese ha anche sperato nel colpaccio, grazie ad un terzo settore strepitoso, ma alla fine a fare la differenza è stato un decimo a favore di Hamilton.

Era da tempo che non si vedeva una Mercedes così autoritaria ed ovviamente aspettiamoci reazioni da parte degli avversari diretti. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, quando a destare curiosità e sospetti era il famoso ‘bottone magico’, mentre oggi il grande interrogativo degli altri motoristi è come possa la Mercedes avere fatto un salto in avanti così poderoso nonostante le restrizioni introdotte in merito al consumo di olio, che ha portato a 0,3 kg (dai 0,6 del 2019) la quantità a disposizione ogni 100 chilometri.

Quando un team domina, è nella natura delle corse che spuntino sospetti, e le battute nel paddock si sprecano: “Avrebbero potuto fare a meno di costruire la monoposto 2020”, in riferimento alla performance della Racing Point, o “con le fumate di olio che abbiamo visto i 300 grammi di olio dovrebbero essere già finiti dopo pochi chilometri”.

Ci sta, fa parte del mondo delle corse, ma senza interventi da parte della FIA restano commenti e speculazioni. C’è anche però chi sottolinea che vantaggi di questa entità normalmente emergono quando la gestione delle gomme è perfetta, un fronte sul quale il DAS sarebbe uno strumento (ed una fonte di informazioni) incredibilmente utile per lo sfruttamento perfetto degli pneumatici , ed in effetti le gestione delle gomme è stata tirata in ballo anche nell’analisi della superpole di Hamilton a Spielberg.

Toto Wolff ha tagliato corto, motivando la superiorità mostrata dalle sue monoposto anche con condizioni ambientali favorevoli.
“Le temperature più basse sono congeniali al funzionamento del nostro pacchetto”, ha commentato il team principal della Mercedes, ma quando poi gli è stato detto di commentare le parole pronunciate ieri da Mattia Binotto in merito al peso che hanno avuto le nuove direttive FIA sulla power unit Ferrari è uscito allo scoperto:
“Sono caz...te, esiste una chiara regolamentazione sulle power unit, ci sono stati chiarimenti ad Austin (nel 2019) su cosa è permesso fare o cosa no, ma nulla di sorprendente, era già chiaro. Penso che l'ironia di questa storia sia che alcuni dei nostri avversari ci hanno spinto a livelli assolutamente nuovi. La scorsa stagione ci ha portato quasi all’esaurimento, abbiamo dato tutto per sviluppare e innovare in modo da essere competitivi, ed eccoci qui. Penso che abbiamo fatto un notevole balzo in avanti rispetto al 2019 e questo per me è un po’… ironico”.

Gli ingredienti per una seconda parte di estate particolarmente ‘calda’ ci sono tutti, ma nell’immediato l’attenzione della Mercedes è sulla gara di domani.
“Finora tutto è andato per il meglio – ha spiegato il capo degli ingegneri di pista. Andrew Shovlin – e non vediamo l'ora che arrivi la gara domani, ma non diamo nulla per scontato; è probabile che possa esserci una pioggia intensa, e su questa pista quando piove ci sono sempre molti incidenti”.

Ed in effetti l’unico motivo di preoccupazione per il box Mercedes può arrivare da cause esterne, questo weekend non si può pensarla diversamente.

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1, festeggia la pole position firmando il Trofeo Pirelli
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1, festeggia con il compagno di squadra dopo essersi assicurato la pole
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1
James Allison, Technical Director, Mercedes AMG
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11, dopo essersi assicurato la pole
Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11, precede Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG Petronas F1
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG Petronas F1
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11 EQ Performance
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