Alla domanda diretta gli uomini rispondono sempre con un sorriso ammiccante. Senza ammettere, né smentire. Lasciano che monti il caso proprio come la panna: a sentire quanto si dice in giro, la
Mercedes avrebbe l'F-Duct passivo nell'anteriore.
Una soluzione che l'
equipe diretta da Ross Brawn ha già sperimentato alla fine della scorsa stagione e che starebbe sviluppando come arma segreta per quella 2012, volutamente tenuta nascosta fino ai prossimi test di Barcellona in programma il 21 febbraio.
Il buco nel muso (che altri usano per refrigerare l'abitacolo) alimenterebbe i passaggi d'aria nei piloni che reggono l'ala anteriore e i flussi andrebbero a sfogare nei soffiaggi del profilo principale. Tutto perfettamente legale, perché non c'è alcun intervento del pilota per azionare il sistema e, soprattutto, i vincoli normativi si limitano al posteriore.
Il
tempo di 1'17”613 ottenuto giovedì da Nico Rosberg con la MGP W02 ha alimentato le voci, perché il tedesco è risultato nettamente il pilota più veloce nella quattro giorni di testa a Jerez, che ha aperto ufficialmente la stagione 2012 di F.1.
La prima monoposto 2012 è lontana a otto decimi (la Lotus Renault di Romain Grosjean), giusto un decimo davanti a Michael Schumacher, l'altro pilota della Stella a tre punte.
Quando si è cima alla lista dei tempi è normale attrarre l'attenzione su di sé, però è giusto analizzare i dati con più freddezza per trarre alcune interessanti considerazioni: la
Mercedes disponeva ancora della monoposto con gli scarichi soffianti nel diffusore, vietati dalle regole 2012. Se è vero che si trattasse di una soluzione che valeva un secondo al giro, possiamo trarre le prime due indicazioni utili.
Primo: la MGP W02 nel 2011 non è mai riuscita a sfruttare questo potenziale al 100%, almeno rispetto alla Red Bull Racing che è sempre stata il punto di riferimento di questa soluzione. Il passo corto della Mercedes, infatti, non favoriva l'aumento di carico che si poteva generare con la minigonna termica che si creava con i gas di scarico roventi.
Secondo: le monoposto 2012 hanno già cominciato a recuperare la perdita di carico posteriore dovuta alla nuova posizione degli scarichi, segno che hanno già individuato dove indirizzare i soffi roventi per ritrovare almeno una parte della down force, ma sono ancora molto indietro.
E allora? Si può dire che il
lay out della Mercedes con il passo corto ha beneficiato molto delle gomme Pirelli 2012, con il nuovo disegno che permette una maggiore superficie di contatto a terra e, soprattutto, dispongono di mescole più tenere. Probabilmente, questa monoposto l'anno scorso se avesse potuto beneficiare di queste coperture avrebbe avuto ben altri risultati.
Venendo meno il soffiaggio, questa soluzione potrebbe rivelarsi valida, ma Bob Bell, il direttore tecnico del team, e Aldo Costa, nuovo capo progettista, stanno sviluppando una monoposto più in linea con le altre, nella convinzione di riuscire a recuperare almeno in parte il carico perso dagli scarichi.
Secondo un aerodinamico fra i più illuminati di questo settore, quella
soluzione anteriore della Mercedes non è un F-Duct per quanto passivo: non ha senso ridurre il carico anteriore facendo stallare l'ala davanti.
Intanto perché non genera drag (resistenza aerodinamica) come quella posteriore, eppoi perché potrebbe cambiare l'equilibrio aerodinamico anche sul resto della vettura.
La Mercedes si è materializzata come uno spauracchio a Jerez, la criticata macchina vecchia, in Spagna, ha alimentato tante voci: la squadra di Brackley certamente ci stupirà con qualche trovata, ma ci aspettiamo di vederla più nell'area posteriore di quanto non sia davanti...
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