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F1 | Mercedes: migliore di quanto dicano i risultati della pista

Il quarto posto di Hamilton e il dodicesimo di Russell non rispecchiano il vero potenziale della squadra di Brackley. Dopo le libere Lewis temeva di dover lottare per entrare in Q3 e, invece, il sette volte campione el mondo ha ritrovato il sorriso perché la W14 aveva il potenziale per lottare per la prima fila. George graziato per il contatto in rettilineo con il compagno di squadra: i due piloti sono stati gestiti male dalla squadra, ma l'urto ad alta velocità poteva essere molto pericoloso.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Il quarto posto di Lewis Hamilton ed il dodicesimo di George Russell non fotografano in modo fedele il potenziale mostrato fin qui dalla Mercedes sul circuito di Catalunya. La conferma è arrivata nella serata di ieri dai volti delusi della squadra al termine di un sabato iniziato in tutt’altro modo.

“Ci sarà da lottare per entrare in Q3”, aveva dichiarato Hamilton venerdì, giornata in cui la squadra sul fronte del setup era sembrata procedere per esclusione mandando in pista due monoposto con una differente configurazione aerodinamica.

Lewis Hamilton e George Russell intervistati sul palco della fan zone

Lewis Hamilton e George Russell intervistati sul palco della fan zone

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Ventiquattr’ore dopo c’è stato il cambio di passo, ed Hamilton ha iniziato la qualifica con il miglior tempo in Q1 confermato dal quarto in Q2. Con Perez, Leclerc e Alonso fuori dai giochi, l’obiettivo della prima fila al fianco di Verstappen era alla portata.

Poi qualcosa è accaduto nel momento più importante, ovvero nell’unico giro avuto a disposizione da Lewis in Q3. “I dati che leggevo sul display sono stati da prima fila fino alla curva 10 – ha commentato Hamilton – poi in uscita quando sono andato sull’acceleratore la macchina si è scomposta e ho perso due decimi. Dovremo capire il perché”.

Un margine cruciale, che lo ha portato da un potenziale secondo posto al quinto, poi diventato quarto in serata per la penalità inflitta a Gasly. “L’aspetto positivo – ha aggiunto Lewis – è che la macchina è stata piacevole da guidare, stiamo progredendo e in gara sarà interessante valutare i passi avanti sul passo”.

Hamilton ha permesso di verificare che il lavoro di preparazione degli pneumatici è stato fatto nella direzione corretta, cosa non facile nelle qualifiche di ieri. Nell’altro lato del box le cose sono andate diversamente, con Russell che ha lamentato mancanza di grip (legato alle gomme) e la presenza di bouncing.

Gli ingegneri hanno le idee chiare su cosa non abbia funzionato. “George ha faticato a mettere le gomme nella finestra corretta – ha spiegato Andrew Shovlin – nella sessione FP3 non avevamo riscontrato problemi, dovremo fare delle verifiche”

La delusione per il bilancio generale delle qualifiche è legata alle circostanze che non hanno permesso di sfruttare al cento per cento il potenziale a disposizione.
“Ne avevamo di più rispetto a quanto dice la classifica – ha commentato Toto Wolff – ma l’aspetto positivo è che le modifiche (introdotte e Monaco) all’asse anteriore della monoposto abbiamo risolto molti dei problemi che avevamo con la versione precedente. È un punto di partenza importante, e credo che da ora in poi avremo più margini di crescita potendo contare su una nuova base di partenza”.

Mercedes W14, dettaglio tecnico del fondo

Mercedes W14, dettaglio tecnico del fondo

Photo by: Uncredited

Nel sabato di Montmelò c’è stato anche un momento ad alta tensione nei minuti finali della sessione Q2 quando Hamilton e Russell si sono toccati in pieno rettilineo rischiando un incidente clamoroso quanto pericoloso.

Alla base del malinteso che ha portato i due piloti al contatto ad oltre 300 km/h c’è stato un errore di comunicazione. “Non abbiamo coordinato le due macchine nel modo corretto”, ha chiarito Shovlin, confermando quanto sospettato, ovvero che Hamilton e Russell non sapevano di essere entrambi in un giro lanciato.

Lewis ha pensato che il compagno di squadra avesse appena terminato una tornata veloce, così ha preso la scia e ha provato il soprasso. Russell (non avvisato dell’arrivo di Hamilton) era invece concentrato sulla scia di Sainz, e quando si è spostato verso sinistra per sorpassare la Ferrari non ha visto che Lewis era già al suo fianco.

“È stato uno sciocco malinteso – ha commentato Wolff – una mancanza di comunicazione corretta su cui dovremo fare una verifica”. I commissari sportivi non hanno ritenuto l’episodio meritevole di una sanzione, e Russell scatterà dalla sesta fila senza ulteriori penalità.

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