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F1 | Mercedes: l'apparenza questa volta non inganna

Toto Wolff scherzando ha detto che andrebbero riasfaltate tutte le pista prima del GP per far funzionare la W13, ma il terzo e quarto posto di Hamilton e Russell in Canada indica che in certe condizioni molto ristrette la freccia d'argento è in grado di esprimere una parte del suo potenziale. Mike Elliott conferma che a Silverstone ci saranno pezzi nuovi: "Non mi aspetto di vedere azzerato il gap con Ferrari e Red Bull, ma il circuito sarà più adatto a noi".

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

“Più che investire sulla monoposto forse ci converrebbe finanziare un’asfaltatura delle piste prima di andarci a correre”. Toto Wolff ha scherzato al termine del Gran Premio del Canada, corsa che ha soddisfatto la Mercedes così come i suoi due piloti, ma nella battuta c’è del vero.

Analizzando i numeri di Montreal emerge una Mercedes in ascesa, che non ha solo conquistato il quinto podio stagionale ed un buon bottino di punti, ma anche convinto in alcune fasi della corsa, quando sia Hamilton che Russell sono stati grado di girare ad un ritmo molto vicino a quello del tandem di testa Verstappen-Sainz.

La domanda è se Mercedes è realmente riuscita a fare un passo avanti, o se quanto visto in Canada è stato dovuto ad un asfalto senza grandi asperità e a circostanze favorevoli. A prevalere è la seconda ipotesi.

Mercedes W13: il doppio tirante sul fondo e quello in coda (colore giallo) non hanno dato grandi risultati

Mercedes W13: il doppio tirante sul fondo e quello in coda (colore giallo) non hanno dato grandi risultati

Photo by: Giorgio Piola

È vero che negli ultimi 17 giri, quelli seguiti al periodo di safety car, il ritmo di Hamilton è stato veloce, ma il gap sul traguardo è stato comunque di sette secondi. Lewis è riuscito al penultimo giro ad ottenere il suo crono più veloce, a quattro decimi dal giro più veloce di Sainz, ma il direttore tecnico Mike Elliott nel briefing post-gara è stato molto chiaro in merito.

“Dobbiamo essere onesti con noi stessi – ha spiegato – nella valutazione complessiva della gara c’è da tener presente che nelle prime posizioni non c’erano Leclerc e Perez, ed anche se ci siamo meritati il terzo e quarto posto finale, in termini di potenziale le nostre posizioni sarebbero stata la quinta e la sesta. Al netto di questa importante premessa, dal mio punto di vista l’aspetto più bello della nostra gara di domenica è stato vedere il passo dalla macchina. Nei giri finali Lewis ha girato vicino ai tempi dei primi, ed è stato possibile perché abbiamo gestito molto bene le gomme”.

In termini di performance assoluta gli ingegneri Mercedes hanno valutato il gap prestazionale nel weekend di Montreal in sette decimi al giro (rispetto a Red Bull e Ferrari) ma in parte è stato compensato dall’ottima gestione degli pneumatici.

Lewis Hamilton festeggia il podio in Canada dopo il terzo posto con la W13

Lewis Hamilton festeggia il podio in Canada dopo il terzo posto con la W13

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Questo è uno dei punti a favore della W13 insieme all’affidabilità, che in termini di classifica ha avuto un peso molto importante in questa prima fase di stagione. Nelle ultime quattro gare dietro la Red Bull (che ha messo insieme ben 153 punti) c’è la Mercedes a quota 93, che precede la Ferrari a 71.

I piloti, il race-team e l’affidabilità sono indubbiamente dei punti a favore, ma senza la performance è difficile che la squadra possa raccogliere più di quanto fatto finora.

Ormai è chiaro a tutta la squadra che il progetto W13 per come è oggi offre una finestra ottimale d’esercizio troppo ridotta, impossibile da trovare con una normale procedura di lavoro che inizia con la preparazione del weekend di gara al simulatore.

A Montreal la squadra ha seguito due strade molto diverse di setup nelle prove di venerdì, scegliendo poi di puntare su quella provata da Russell visti i disastrosi riscontri arrivati da Hamilton, che ha provato una monoposto più bassa e più rigida.

Mercedes W13: il vistoso

Mercedes W13: il vistoso "buco" nel fondo usato nelle libere non ha funzionato

Photo by: Giorgio Piola

La squadra non nasconde però di avere buone aspettative in vista di Silverstone, weekend nel quale arriveranno anche aggiornamenti sulle due W13.
“Porteremo nuovi pezzi – ha confermato Elliott – non mi aspetto di vedere azzerato il gap con Ferrari e Red Bull, e se la gara non avrà nulla di imprevisto penso che sarà dura. Credo però che Silverstone sarà un circuito un po' più adatto a noi, come lo è stato Barcellona, forse solo un po' più difficile”.

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Hamilton, che finora è sempre stato a disposizione della squadra anche quando c’è stato da scendere in pista con setup che non fornivano grandi garanzie, nel weekend di casa cercherà di preparare tutto al meglio lasciando da parte eventuali esperimenti. La sessione FP1 dovrà dire se gli aggiornamenti saranno promossi o meno, e a sperarci non sono solo i piloti ma anche lo stesso Elliott, ovvero colui che ha messo la firma sulla prima monoposto di Formula 1 realizzata dalla Mercedes negli ultimi dieci anni che rischia di non vincere una gara.

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